Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, settembre 07, 2006

Con questo esecutivo solo guai, la Lega non ha smesso di opporsi

di Giacomo Stucchi

I primi cento giorni di governo Prodi, festeggiati a Telese in occasione della festa dell’Udeur di Mastella, che per l’occasione ha fatto predisporre una megatorta, lasciano i cittadini molto perplessi.Sul piede di guerra le categorie interessate dai primi provvedimenti del governo; indignati molti elettori, anche di sinistra, per la scandalosa approvazione dell’indulto; deluse le imprese per le mancate promesse sulla riduzione del cuneo fiscale; perplessi i sindacati per il futuro dei lavoratori e delle loro pensioni; preoccupati i vertici delle forze armate per l’incolumità dei nostri soldati, spediti in Libano in tutta fretta dal governo per adempiere ad una pericolosa e complicata missione di pace; caos totale sui contenuti della prossima finanziaria; disorientamento nei mercati finanziari sul grado di fiducia da attribuire al nostro sistema economico. Questa è l’Italia dopo il ritorno di Romano Prodi a Palazzo Chigi. Per la verità almeno la metà dei cittadini che la scorsa primavera si sono recati alle urne, e che non hanno votato per l’Unione, si aspettavano questo risultato; inoltre a dirla lunga sul gradimento che il centrosinistra ha nell’opinione pubblica è anche la circostanza che in questi mesi estivi a riempire le pagine dei quotidiani sono state più le cronache delle feste di Silvio Berlusconi nella sua villa in Sardegna che non i programmi del governo. E’ vero che in estate anche la politica va in vacanza ma il fatto è che l’ex premier, piaccia o meno, è destinato a rimanere per molto tempo un protagonista assoluto della scena; ecco perché autorevoli editorialisti gli hanno chiesto di scendere di nuovo in campo per guidare un opposizione che, a loro parere, sino ad oggi è stata latitante.Ora, che Berlusconi resti il leader della Cdl lo ha detto il nostro segretario federale Umberto Bossi, precisando tra l’altro che il Carroccio intende continuare la sua battaglia per il federalismo all’interno delle istituzioni avendo al suo fianco l’ex presidente del Consiglio che si è dimostrato negli anni di governo l’interlocutore più affidabile. Ma quando si dice che in questi mesi di governo Prodi l’opposizione nel suo complesso non è esistita dissentiamo, almeno per quanto riguarda la Lega Nord. Se da un lato infatti nessuno nega che la sconfitta elettorale di aprile, soprattutto per la sua esiguità, ha lasciato l’amaro in bocca e provocato profonde riflessioni dall’altro è anche vero però che il Carroccio non ha mai smesso non solo di scendere in piazza per la rivendicazione di sacrosanti diritti, qual è per esempio quello di una maggiore sicurezza nelle città invase da criminali di ogni sorta, ma ha anche indicato agli alleati della Cdl la strada da seguire per continuare le battaglie di libertà intraprese negli anni scorsi. In tal senso è stato determinante il risultato del referendum, che peraltro ha visto scendere in campo soprattutto i militanti della Lega Nord, che ci ha obbligati a cambiare la strategia ma non l’obiettivo. Che rimane quello di dare maggiore autonomia alle Regioni attraverso il federalismo. Se è stato impossibile modificare la Costituzione, anche perché una controinformazione della sinistra ha confuso gli elettori sino a indurli a sottovalutare l’importanza della posta in gioco, vorrà dire che il Carroccio utilizzerà la legislazione vigente, ovvero la riforma del Titolo V voluta a suo tempo dal centrosinistra, per far si che Lombardia, Veneto e Piemonte abbiano quel federalismo che la stessa Costituzione in vigore prevede. Se poi questo servirà ad aprire la strada anche alle altre regioni ben venga, altrimenti amen. I popoli del Nord hanno atteso abbastanza per avere quel che gli spetta ma adesso la pazienza è giunta al capolinea e bisogna assolutamente invertire la rotta. Nel frattempo, però, c’è anche un governo bislacco da tenere a bada. Per far questo però, purtroppo, la Lega Nord da sola non basta e quindi in tal senso condividiamo gli appelli affinché un rinnovato impegno di tutta la Cdl dia luogo ad una opposizione più convinta e più determinata. Anche perché ogni giorno che passa con Prodi a Palazzo Chigi sono solo guai per i cittadini.

Tratto da LA PADANIA - [Data pubblicazione: 07/09/2006]