Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, gennaio 17, 2007

LE BUGIE DI PALAZZO CHIGI

di Giacomo Stucchi

Il fallimento del seminario di Governo svoltosi a Caserta è sotto gli occhi di tutti. Non che qualcuno si aspettasse il contrario, a cominciare dal popolo campano che infatti ha accolto con una bordata di fischi i ministri convenuti alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ma se non altro c’era nell’opinione pubblica una certa curiosità; quanto meno per verificare se le vacanze di Natale avessero portato consiglio all’esecutivo Prodi, suggerendogli una totale inversione di rotta nella conduzione dell’azione di governo. Ebbene, niente di tutto questo. Anzi, se è possibile crescono le preoccupazioni dei cittadini per le decisioni rinviate, soprattutto per quanto riguarda le riforme istituzionali e i provvedimenti economici, ma anche per gli annunci delle cose da fare, intrisi (come al solito) di parole ambigue e prive di concretezza. Per averne una prova basta fare uno “sforzo” e leggere sino in fondo un comunicato di Palazzo Chigi che dovrebbe contribuire a spiegare l’esito del seminario, e quindi le decisioni prese, e che invece dà un’idea di quanto ipocrita, qualunquista e inconcludente sia la maggioranza che regge il governo Prodi. “I Ministri partecipanti – si legge tra l’altro nel comunicato - hanno deciso di porre al centro dell'azione di Governo del 2007 il tema della crescita, una crescita di qualità ancorata alla sostenibilità ambientale, alla formazione, alla cultura, alla piena valorizzazione delle risorse umane e alla ricerca e l'innovazione. Solo attraverso una robusta e duratura crescita della ricchezza prodotta dal Paese è possibile infatti: completare l'azione di risanamento avviata con i provvedimenti varati nel corso del 2006 e con la legge finanziaria per il 2007; proseguire nella coesione della società italiana attraverso misure volte ad una maggiore giustizia ed equità sociale; colmare i divari di sviluppo e di qualità della vita delle diverse aree del Paese. Lo sforzo di attuazione della legge finanziaria, la collaborazione con il Parlamento nel seguire l'iterlegislativo dei provvedimenti già proposti così come le nuove iniziative del Governo ed il pieno utilizzo del metodo della concertazione saranno volti ad operare per la crescita lungo le seguenti direttrici: ricerca e istruzione; apertura dei mercati e difesa del cittadino consumatore e riforma delle autorità di regolamentazione; semplificazione amministrativa e tempi della giustizia; sviluppo delle infrastrutture e delle reti di mobilità; sviluppo del Mezzogiorno ed attuazione del nuovo quadro comunitario di sostegno 2007-2013; difesa del territorio e del mare e sviluppo delle energie rinnovabili; attrazione degli investimenti esteri e ristrutturazione di Sviluppo Italia; federalismo fiscale e codice delle autonomie; ricerca di una maggiore equità sociale ed intergenerazionale con la piena valorizzazione della famiglia, dei giovani e delle donne; apertura del tavolo con le parti sociali per la verifica e la modernizzazione dello stato sociale”. Ora, come è ovvio, non possiamo sapere chi materialmente ha redatto un simile testo ma chiunque lo abbia fatto la domanda è: chi diavolo volete continuare a prendere in giro? Per ragioni di spazio è impossibile confutare, in questo breve articolo, parola per parola il comunicato, tuttavia ci chiediamo di quale “crescita” vanno farneticando a Palazzo Chigi? Quando, come è noto, da quando Prodi è al Governo l’unica cosa che è cresciuta è l’imposizione fiscale! E poi, di quale “risanamento” parlano se è vero, come è vero, che sono state le misure del precedente governo a favorire un maggior gettito fiscale, in virtù del quale la stangata riservata ai cittadini con la Finanziaria 2007 poteva essere evitata. Annunciare poi di voler “colmare i divari di sviluppo e di qualità della vita delle diverse aree del Paese”, equivale davvero a raccontare una barzelletta. Ma come, non si fa altro che chiudere i cantieri delle grandi opere, o impedire di aprirne di nuovi, e poi parlano di sviluppo! Ma per favore, un pò di serietà. Ma il massimo dell’incoerenza, tra le cose che il Governo annuncia di voler fare e le sue azioni, sta nel maldestro tentativo di voler rilanciare il “metodo della concertazione”. Ma dico, si ricordano questi signori del Governo di essere stati fischiati, insieme ai loro compari sindacalisti, dagli operai di Mirafiori per non averli interpellati nemmeno sulla riforma del Tfr? Ma c’è di più e riguarda le due parole “federalismo fiscale”. Ecco, qui ogni cittadino del Nord dovrebbe saltare dalla sedia e urlare a Prodi tutta la sua rabbia per un Governo che, da quando si è insediato, non ha detto né fatto nulla per favorire il federalismo, salvo mettersi di traverso sulla strada della sua realizzazione. Infine, ma in questo caso l’indignazione è prima come cattolico e poi come uomo della Lega Nord, sostenere di volere “la ricerca di una maggiore equità sociale ed intergenerazionale con la piena valorizzazione della famiglia”, dopo tutto il can-can a favore dei Pacs, e di tutti quei provvedimenti che vanno esattamente nella direzione opposta, suona quasi come una bestemmia.