Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, febbraio 29, 2008

La “caccia” di Walter al candidato cattolico

di Giacomo Stucchi

Povero Veltroni, non c’è neppure il tempo di archiviare le estenuanti trattative con Di Pietro e con Pannella, che si apre subito un altro fronte, molto più ampio e complicato. Questa volta, infatti, non si tratta di mercanteggiare qualche seggio in più o in meno, né di trovare un intesa su questo o quel punto del programma. No, questa volta c’è in ballo qualcosa di molto più importante, ovvero di chiarire all’opinione pubblica se il Partito democratico può essere la casa comune di cattolici e laici, o se invece gli uni e gli altri dovranno, sempre che lo vogliano, conviverci da separati in casa. Per ironia della sorte, sono proprio gli elettori cattolici di centro, che Veltroni sta cercando di convincere in tutti i modi nelle ultime settimane, che lo costringono a dirimere una disputa non prevista. La dicotomia cattolici laici, però, rischia di essere, soprattutto in Italia, dirompente. Così, il segretario del Pd reagisce a suo modo, dando cioè un colpo alla botte e uno al cerchio, per avere tanto i voti dei cattolici quanto quelli dei laici. Veltroni, infatti, si trova nella necessità di placare i malumori, che con il passare dei giorni diventano vere e proprie lacerazioni, dei candidati cattolici, “ma anche”, come direbbe Maurizio Crozza, di rassicurare coloro che del cattolicesimo non ne fanno certo una bandiera. E’ partita così la “caccia” al candidato cattolico, che però non gli è andata benissimo. Pare infatti che il professore Andrea Riccardi, fondatore e presidente della Comunità di Sant’Egidio, gli abbia fatto i suoi auguri, ma declinando l'offerta di una candidatura. Perciò Walter Veltroni si è rimesso in movimento per trovare altre soluzioni. E’ una situazione che di sicuro il candidato premier del Pd non avrebbe auspicato, ma che tuttavia, dopo l’intesa con i radicali, era quasi inevitabile che si creasse. Il fatto è che Veltroni probabilmente era convinto che Emma Bonino gli facesse guadagnare almeno un punto in percentuale in più, e perciò è stato il principale sponsor all’interno del suo partito per l'accordo con i radicali. Adesso però, gli ultimi sondaggi non solo dicono che questo “matrimonio” non si è rivelato un grande affare in termini di consensi elettorali ma che, addirittura, potrebbe erodere voti sul fronte del voto cattolico. Ecco perché, secondo le simulazioni di voto, la situazione per il Pd sembra diventare preoccupante. Ma si è trattato di un errore di valutazione o di pressappochismo? Forse, come ha fatto giustamente osservare Gianni Baget Bozzo, nel suo articolo su il Giornale, “non si pensava che la questione tra cattolici e laici esplodesse nel Pd con tanta violenza, la convivenza era un fatto acquisito nell’Ulivo e nel Partito democratico. Il Popolo della Libertà – invece – che nasce dalla lunga collaborazione tra laici e cattolici del centrodestra non ha mai avuto bisogno di accentuare né le questioni cattoliche né quelle laiche. Si è fondato – sottolinea ancora Baget Bozzo – sulla tradizione politica italiana, che su questo punto riconosce nella posizione della Chiesa un valore di principio morale che ciascuno interpreta secondo la scienza della propria vita”. La questione, invece, è molto diversa per il Partito democratico, dove, ciò che sembrava essere un problema risolto, anche a seguito della lunga marcia di avvicinamento tra popolari e diessini, esplode adesso in tutta la sua virulenza. Probabile, quindi, che anche in questo caso il buon Walter abbia clamorosamente sbagliato i calcoli e si trovi quindi costretto ad inseguire delle posizioni che considerava acquisite.
TRATTO DA LA PADANIA DEL 29 FEBBRAIO 2008