Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, marzo 12, 2008

Basta con le polemiche, pensiamo alle cose da fare

di Giacomo Stucchi

Non c’è un solo motivo per cui oggi, all’inizio di una campagna elettorale che vede la Federazione della Libertà in vantaggio sugli avversari del Partito democratico (di nove punti percentuali, secondo l’ultimo sondaggio di SKY), si debba perdere tempo in inutili dibattiti, che servono solo a distogliere l’attenzione degli elettori dai disastri provocati del Governo Prodi. Le polemiche sulla candidatura al Senato dell’editore Giuseppe Ciarrapico, per esempio, servono soltanto a Walter Veltroni, che può così confondere le acque e sperare che la gente, magari distratta da mille altre cose, possa non pensare alle responsabilità del Pd. Che, occorre ricordarlo sempre, è ancora il maggior azionista del Governo Prodi; tanto è vero che ha messo in lista quasi tutti i ministri e sottosegretari uscenti. Più chiaro di così! Ecco perché non si deve cadere nel tranello della sinistra e concentrarsi, invece, su una campagna elettorale che abbia i problemi della gente, rimasti tutti irrisolti, a causa dell’immobilismo del centrosinistra al Governo, al centro del dibattito. Le infrastrutture, per esempio, interessano ai cittadini molto più dell’opinione di Ciarrapico sul fascismo. Al nord il Governo del Professore, fortemente condizionato dalla politica dei Verdi, ha bloccate quelle più importanti, come la TAV. Sicché oggi ci troviamo a dovere riprendere i lavori che in molti cantieri sono stati interrotti. La costruzione di strade e ferrovie è un esigenza indispensabile, soprattutto in quelle regioni dove è più forte la concentrazione di piccole e medie imprese, che hanno la necessità di trasportare le loro merci. Più costa il trasporto, meno competitivo è il prezzo finale dei loro prodotti sui mercati. Ecco perché bisogna completare al più presto possibile le opere pubbliche che sono già in cantiere, come la Tangenziale di Bergamo o il Passante di Mestre, e avviare invece le altre che sono ancora in fase di progettazione. Ma c’è di più. La costruzione della ferrovia ad alta velocità, oltre a completare i corridoi europei, servirà anche a decongestionare le linee ferroviarie che attualmente sono utilizzate per i treni a lunga percorrenza e che, invece, una volta completata la Tav, potrebbero essere utilizzate per i treni locali. Sui quali ogni giorno viaggiano centinaia di migliaia di pendolari, in condizioni indegne per una società civile. Sulla soluzione di questi problemi, i due anni di Governo Prodi sono serviti solo a perdere tempo prezioso. Ed è di queste responsabilità che bisogna parlare, non di aria fritta! Il prossimo Governo Berlusconi, se gli elettori lo vorranno, dovrà immediatamente rimettere in moto i motori. Non ci sarà neppure il tempo per dibattere tanto sulle cose. In val di Susa, per esempio, nessuno vuole passare sopra la volontà delle comunità locali, ma una decisione andrà presa. Per fortuna che, come riferito anche da la Padania qualche giorno fa, dopo due anni di blocchi stradali, cortei e scontri con la polizia, pare che cominci ad esserci qualche ripensamento. Nel senso che molte categorie di cittadini, soprattutto commercianti, artigiani e imprenditori, che abitano nella valle e che ogni giorno toccano con mano i problemi lavorativi di quella zona, si sono resi conto che la Torino-Lione è un opportunità. Ma forse, anche in questo caso, il governo del centrosinistra era partito con il piede sbagliato.