Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, marzo 07, 2008

Nel Pd i problemi non finiscono mai

di Giacomo Stucchi



Comincia ora la vera campagna elettorale. Quella vissuta sino ad oggi, infatti, è stata solo una fase, per così dire, propedeutica allo scontro vero e proprio, mentre le prossime settimane saranno quelle decisive. Andando in giro tra le gente, la preoccupazione per il futuro, oltre che l’avversione al Governo Prodi per i guai provocati negli ultimi mesi, sono i sentimenti preponderanti. Tuttavia, sbaglia chi ritenesse già in tasca la vittoria che, invece, bisognerà conquistare sino all’ultimo voto. Intanto, è passato poco più di un mese dallo scioglimento delle Camere, ma ne abbiamo già viste di tutti i colori. Soprattutto nel Partito democratico che, anche a seguito della “strategia d’attacco” del suo segretario Valter “volemosobene” Veltroni, sembra essere già logorato dalle tante, forse troppe, polemiche sugli accordi e sulle candidature. In effetti non deve essere stato facile, nemmeno per l’ “Obamadenoatri”, dirimere le tante controversie che hanno accompagnato il suo cammino di candidato premier: dalle estenuanti trattative con il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, alla disputa sul voto cattolico; dal mercato delle vacche con i radicali (una mera questione di interessi) allo scontro tra l’ex presidente di Federmeccanica Calearo e il ministro Parisi. Insomma, se è vero che ogni giorno ha le sue pene, per Veltroni questa vigilia di campagna elettorale si è rivelata un vero e proprio calvario. Nell’ultimo mese, infatti, non è passato un solo giorno senza l’aprirsi, o l’acuirsi, di nuove o vecchie polemiche. Quella sulla candidatura negata, e poi concessa in extremis, a seguito delle proteste di tanti elettori del centrosinistra siciliano, all’ex presidente della Commissione antimafia Giuseppe Lumia, è forse la più significativa. Perché dà l’idea, se non altro, dello scollamento esistente tra il vertice del Pd e la sua base. Infine, c’è un’altra rogna che riguarda proprio quel Nord-Est nel quale il Pd vorrebbe recuperare un po’ di consensi. Veltroni, va in Veneto ma il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, manifesta tutto il suo malumore e spiega anche il motivo:”Non e' che si può fare lo spot, venire qui una volta ogni tanto prima delle elezioni e poi ricominciare con gli errori di sempre". Parole che non lasciano spazio agli equivoci e che costringono, ancora una volta, il candidato premier del Pd, a passare più tempo a dirimere le controversie interne al suo partito che non a fare campagna elettorale. Tutto questo, certo, fa ben sperare per la Federazione della Libertà. Ma le previsioni favorevoli, sull’esito finale del voto, non devono portare, per nessun motivo, ad abbassare la guardia in questa campagna elettorale. Nella quale, peraltro, è giusto che il nostro candidato premier, Silvio Berlusconi, non faccia promesse irrealizzabili e mantenga un atteggiamento prudente sulle cose da fare, una volta che si dovesse tornare a Palazzo Chigi. I vincoli europei, contro i quali la Lega Nord continuerà a combattere anche nella prossima legislatura, così come le ristrettezze di bilancio che Prodi lascerà al suo successore, non permetteranno certo al prossimo Governo, e al futuro presidente del Consiglio, di scialacquare. Tuttavia, per quanto ci riguarda, ciò non deve tradursi in equivoci sulle priorità del programma, che peraltro ci distingue dai nostri avversari. Mi riferisco, per esempio, al federalismo, del quale non c’è traccia nel programma elettorale del Pd, è che invece costituisce una delle priorità per il centrodestra. Realizzarlo è, per la Lega Nord, non solo un impegno ma un imperativo categorico.