Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, marzo 20, 2008

Partito democratico, continua l’elenco dei “soliti noti”

di Giacomo Stucchi

Continua il nostro approfondimento alla ricerca dei candidati “nuovi” nelle liste del Partito democratico. Un compito che, per la verità, si è subito rivelato improbo, dal momento che un po’ dappertutto sono presenti sempre i “soliti noti”. Nonostante il tanto strombazzato rinnovamento, che Walter “volemosebene” Veltroni rivendica in tutti i suoi comizi, noi continuiamo ad avere difficoltà a trovare nelle liste del suo partito volti nuovi. Non lo è di certo, per esempio, il ministro per l’attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, che però è candidato alla Camera in Campania, in una posizione di tutto rispetto. Più o meno lo stesso trattamento riservato alla ministra per i diritti e le pari opportunità, Barbara Pollastrini, schierata alla Camera, nella Circoscrizione Lombardia 1. Bisognava premiarla, avranno forse pensato quelli del loft, per aver tenuto banco, per più di un anno, con l’ormai famigerato provvedimento sui Dico. Per mesi e mesi, infatti, il disegno di legge, che avrebbe dovuto regolamentare lo status giuridico delle coppie di fatto, sembrava essere diventato il fulcro di tutta l’azione di Governo. Ma poi, come è spesso accaduto durante tutta l’esperienza del Governo Prodi, ai fiumi di parole non sono seguiti i fatti, e i Dico sono rimasti lettera morta. Tornando alla nostra ricerca, non può certo essere considerata una new entry della politica la ministra per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri. Per lei, addirittura, due collocazioni: una in Liguria, come capolista alla Camera, e l’altra nella circoscrizione Lazio 1, sempre alla Camera, in ottima posizione. Chi non seguisse la politica, potrebbe pensare che un simile riconoscimento derivi dalle molte iniziative prese dalla Melandri a favore dei giovani, o nel settore dello sport. In realtà, fatta eccezione per le comparsate in televisione, e per la sua onnipresenza alle partite degli Azzurri durante il campionato mondiale di calcio in Germania, nell’estate del 2006, si fa davvero fatica a ricordarla per qualcosa di valido nei suoi settori di competenza. All’insegna del “rinnovamento” è pure la candidatura di Giovanni Lolli, in seconda posizione in Abruzzo per un posto alla Camera. Lolli, oltre ad essere sottosegretario dello stesso ministero della Melandri, è stato già deputato, nel 2001-2006, ed ha un curriculum di tutto rispetto come ex esponente del Partito Comunista Italiano e segretario regionale del PCI in Abruzzo. Insomma, un “neofita” della politica. Doppia candidatura anche per la ministra delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, che in questa campagna elettorale si divide tra gli elettori della Toscana, dove è candidata alla Camera, e quelli della circoscrizione Veneto 2, dove, sempre per la Camera, ha l’onore di essere capolista. Anche per lei, quindi, nel segno del “rinnovamento” voluto da Walter “volemosebene” Veltroni, si prospetta un ritorno in Parlamento. Sempre al nord, ma in Piemonte, capolista al Senato troviamo un’altra donna, nonché ministra del Governo Prodi: la responsabile per le politiche europee Emma Bonino. Per la verità, nelle ultime settimane, la Bonino, insieme ad un altro “giovane” della politica, Marco Pannella, è balzata agli onori delle cronache più per le estenuanti trattative per le cadreghe sicure, che non per le sue iniziative politiche. I radicali, si sa, sono fatti così. Grandi riformatori, ma anche eccellenti conservatori delle poltrone. Ma l’elenco continua…