Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, marzo 04, 2008

Questa volta si cambia davvero

di Giacomo Stucchi

La proposta della Lega Nord di dare massima priorità al federalismo fiscale, inserendolo tra le prime cose da fare nell’agenda di governo della Federazione della Libertà, ha colto nel segno. Perché è servita a far venire allo scoperto, prima del voto, i soliti atteggiamenti gattopardeschi di coloro che dicono di voler cambiare tutto per poi non cambiare nulla. Chi grida allo scandalo perché al Parlamento del Nord, convocato a Vicenza, si è avanzata la proposta di far si che nei prossimi anni il novanta per cento delle tasse pagate dei contribuenti padani rimanga al nord, dimostra di non sapere un bel nulla della questione settentrionale ma anche di non aver capito niente della politica della Lega. Il Carroccio è l’unico Movimento popolare, presente in Parlamento, che non ha mai avuto bisogno di cambiare né etichetta né programma. Il nostro obiettivo, il federalismo, è lo stesso da sempre e sarebbe, quindi, surreale, oltre che incomprensibile per i nostri sostenitori, che nel momento in cui si vengono a creare le condizioni per tornare a Palazzo Chigi, si decida invece di cambiare rotta. Non è un caso del resto se, oltre a quello dell’Mpa di Raffele Lombardo nel Mezzogiorno, il nostro simbolo è il solo ad avere ottenuto l’apparentamento con il Pdl. I nostri alleati sanno perfettamente quali sono i nostri programmi, come e con quali tempi intendiamo realizzarli. Da molti anni la Lega rappresenta gli interessi della Padania in tutte le istituzioni, i suoi parlamentari hanno combattuto i governi centralisti, della prima e della seconda Repubblica, e sono stati i primi a portare a termine una riforma costituzionale federalista dello Stato, che però i partiti della sinistra hanno boicottato. Ma c’è di più. Sotto la guida del nostro segretario federale, Umberto Bossi, si è formata una classe dirigente di giovani, che amministra con successo in tanti Comuni, ed è l’unica che, con coerenza, crede ad un progetto riformatore, senza averlo mai rinnegato. Chi altri può vantare un simile patrimonio? Nessuno, solo la Lega Nord. Così come solo il Carroccio ha la credibilità per parlare alla propria gente, perché ne conosce davvero i problemi e si è sempre battuto per la loro risoluzione. Noi della Lega, non siamo né affabulatori né prestigiatori, ma badiamo alle cose concrete. Non facciamo come Walter “volemose bene” Veltroni, che, pescando nel nord qualche candidato qua e là, crede di convincere tutti a votarlo. Ma con chi crede di avere a che fare il segretario del Pd? Oltre tutto, Veltroni non è nemmeno originale perché prima di lui ci hanno già provato in tanti, a partite da Bettino Craxi, che nel 1990 venne persino a Pontida, a carpire i voti del nord. Ma certe lusinghe interessate sono sempre state rispedite al mittente. A quella “Roma ladrona” che era, e rimane, il luogo simbolo della vessazione tributaria e dell’inefficienza governativa centralista. Contro tutto questo ci siamo sempre battuti e continueremo a farlo. Ecco perché, non solo abbiamo proposto che i soldi della tasse dei padani rimangano a casa loro, ma ne abbiamo indicato anche i tempi. Se vinceremo le elezioni il Consiglio dei ministri, entro il prossimo giugno, dovrà approvare un provvedimento che attui davvero il federalismo fiscale, per dare alla gente quelle risposte concrete che sono attese da troppo tempo.