Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, aprile 07, 2008

Scheda a rischio brogli, ultimo colpo di coda del Pd

di Giacomo Stucchi

La Lega Nord c’è, più forte che mai, e tra qualche giorno le urne lo confermeranno. I segnali, di entusiasmo, disponibilità e spirito di sacrificio, dimostrati dalla nostra gente, ci sono tutti. Ovunque i gazebo e i vessilli del Carroccio, diventati simboli e presidi di legalità e libertà, danno l’idea della mobilitazione del popolo padano. Il nostro segretario federale Umberto Bossi, coi suoi comizi, fa inoltre la differenza. E’ l’unico dato positivo di una campagna elettorale dai toni stantii, alla quale l’opinione pubblica si è poco appassionata. Per responsabilità, soprattutto, del candidato premier del Partito democratico che ha cominciato con il solito falso bon ton politico ma poi, man mano che i giorni passavano, e con essi le speranze di rimonta del Pd sulla Federazione della Libertà, ha cominciato a venire fuori al naturale, tirando in ballo le solite amenità sull’età di Berlusconi, le vecchie foto del 1994, i precedenti governi, e via dicendo. La verità è che più si avvicinano il 13 e il 14 aprile, più cresce nel Pd la tensione per la sicura sconfitta. L’ “Obamadenoantri”, allora, constatato che le balle dei suoi comizi non hanno avuto seguito, nelle ultime ore ha cominciato a sparare bordate all’indirizzo della Sinistra Arcobaleno. Il risultato è che, adesso, ha aperto un altro fronte, con Bertinotti, Diliberto e Pecoraro Scanio, e compagni, che molto difficilmente gli procurerà qualche vantaggio. Un fatto che, intendiamoci, al centrodestra sta più che bene. Che si scornino pure tra loro, come del resto hanno sempre fatto negli ultimi due anni di Governo. In queste ore, invece, noi dobbiamo concentrarci su questioni ben più importanti, che potrebbero essere decisive. In primo luogo, convincendo gli indecisi ad andare a votare per il centrodestra. In secondo luogo, chiedendo a tutti gli elettori di prestare attenzione alla scheda elettorale e di votare nel modo corretto. Il fatto è che quelli del Pd sono allo sbando e allora, poiché non hanno nulla da perdere, hanno pensato ad una scheda elettorale che, effettivamente, può indurre in errore, o almeno a possibili contestazioni da parte dei rappresentati di lista presenti nei seggi elettorali. Non sarebbe del resto la prima volta. Nel Pci,Pds,Ds,Pd, infatti, c’è una lunga tradizione ed esperienza, nell’organizzare una capillare presenza dei propri rappresentati di lista in tutte le sezioni elettorali. Non è una cosa da poco, perché se nella stessa sezione dovesse mancare il rappresentante del centrodestra, non ci sarà nessuno a difendere i nostri interessi. Si tratta di una situazione che, soprattutto al Senato, dove i premi per l’attribuzione dei seggi sono su base regionale, potrebbe avere il suo peso. Walter “volemosebene” Veltroni lo sa bene, ma fa finta di cadere dalle nuvole, quando gli si fa notare che le schede elettorali sembrano essere fatte apposta per indurre in errore l’elettore. Del resto, sono anche gli alleati del Pd, in primis Di Pietro, a sollevare gli stessi nostri legittimi dubbi. Il fatto è che il Governo Prodi, che è nato male, ha agito peggio, e ha finito i suoi giorni lasciando una regione sommersa dalla spazzatura, non poteva che dimostrare la sua incapacità anche nell’organizzare una competizione elettorale. Ma per fortuna, questi sciagurati ne hanno ancora per poco.