Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, aprile 08, 2008

Schede a rischio, più informazione per rimediare ai guai del Governo

di Giacomo Stucchi

Chi sostiene che la questione delle schede a rischio è di quelle che “contano poco”, non ha molta dimestichezza con la democrazia. In uno Stato di diritto l’espressione di voto, in modo segreto e inequivocabile, è un diritto inalienabile del cittadino. Ecco perché le grida di allarme, per le possibili contestazioni (vogliamo essere ottimisti e non parlare di brogli), alle quali oggettivamente è soggetta la scheda con la quale si andrà a votare il 13 e 14 aprile, sono più che legittimate. Qui non si tratta di fare lana caprina, ma di mettere tutti gli elettori (compresi gli anziani, o chi magari andrà votare per la prima volta) nelle condizioni di esprimere il proprio diritto di voto nel modo più semplice possibile. Ma ormai, a pochi giorni dall’apertura dei seggi elettorali, francamente ci interessa poco fare il solito scarica barile su quali siano, e a chi appartengano, le responsabilità (che pure ci sono) di questa situazione. Certo, la cosa migliore sarebbe quella di stampare di nuovo le schede, ma resterebbe comunque una disparità con i cittadini all’estero, compresi i nostri soldati impegnati nelle missioni di pace, che hanno già votato nei giorni scorsi. La frittata ormai è fatta. E’ ingenuo, però, soprattutto da parte di alcuni osservatori e addetti ai lavori, far finta di niente e declassare la questione a polemica da bar. Le cose infatti non stanno così, e prima abbiamo cercato di spiegarne i motivi. Che fare allora? Intanto, un servizio utile al cittadino, può venire da una assidua e corretta informazione su come esprimere il voto correttamente. Centinaia di spot in televisione possono, crediamo, aiutare l’elettore ad evitare di cadere in errore, e prevenire possibili contestazioni da parte dei rappresentanti di lista nei seggi elettorali. Ma se questo può servire a limitare i danni a livello pratico, la questione della poca chiarezza delle schede ha però anche dei risvolti politici. Abbiamo già detto che non ci interessa polemizzare sulle colpe di Tizio e Caio, tuttavia non possiamo fare a meno di far notare che se le cause di questa confusione risiedessero nell’attuale legge elettorale, come il Governo Prodi vorrebbe far credere, non si capisce perché questi inconvenienti non si siano verificati anche nel 2006, quando si è votato con la medesima legge. Ma lasciamo perdere questi discorsi, il punto qui è un altro. Tutta la sinistra, unitamente all’Udc, ha gridato allo scandalo per le parole del nostro segretario federale Umberto Bossi (quelle sui fucili, tanto per intenderci) e ne ha chiesto conto al leader del centrodestra Berlusconi, con l’evidente scopo di mettere zizzania in famiglia in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Ebbene, la nostra sensazione è che se Walter “volemosebene” Veltroni, ricorre a questi espedienti per risalire la china, allora vuol dire che i sondaggi in suo possesso devono davvero preoccuparlo. Ecco perché, per quanto ci riguarda, la reazione spropositata e pretestuosa dei nostri avversari politici alle parole di Bossi, sono la conferma che le cose, per quanto riguarda la Lega Nord e i suoi alleati, stanno andando nel migliore dei modi e che il risultato delle elezioni, contestazioni permettendo, non potrà che essere positivo.