Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, giugno 26, 2008

IL GOVERNO "FANTASMA" DEL PD

di Giacomo Stucchi

Siamo consapevoli che, dopo il risultato delle ultime elezioni politiche, ma soprattutto alla luce del dibattito interno al Partito democratico e tra questi e il suo alleato - l’Italia dei Valori di Di Pietro - commentare ciò che non va nello schieramento guidato dall’ex sindaco di Roma, è un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Utilizzato per far fuori Prodi, e poi contestato a seguito del disastro elettorale, per Veltroni non c’è pace ormai da diversi mesi.
Ci occupiamo della questione perché l’“Obamadenoantri” è comunque il segretario del più importante partito di opposizione e, in una democrazia compiuta, è importante non solo che l’opposizione esista ma che eserciti anche il suo ruolo. Il fatto è che, dopo lo choc del 13 e 14 aprile, aggravato inoltre dall’esclusione dal Parlamento della sinistra estrema, il Pd non si è ancora ripreso e, cosa ancor più grave, non si vedono segnali in tal senso neppure in lontananza. Questo navigare a vista, ma forse sarebbe meglio dire stare a galla, sul piano polito si traduce in un vuoto totale soprattutto nell’iniziativa parlamentare, che non può che preoccupare l’opposizione. Il fatto è che da subito il Governo ha spinto il pedale sull’acceleratore, una necessità dettata dalle emergenze in atto, ma anche dalla forte spinta propulsiva della Lega Nord, che di fatto impedisce a Palazzo Chigi di tergiversare. I decreti legge approvati per venire incontro, nel più breve tempo possibile, alle richieste dei cittadini in materia di sicurezza, potere d’acquisto e diminuzione delle tasse, stanno mano a mano per essere discussi e approvati nei due rami del Parlamento, seguendo una tabella di marcia che è del tutto inusuale per il nostro sistema politico e istituzionale. Insomma, può darsi che non tutti i cittadini ne abbiano la percezione, ma chi ha a che fare coi meccanismi legislativi può constatare che si sta facendo di tutto per far presto e bene. Il Carroccio, da parte sua, sta interpretando a pieno il suo ruolo ed è innegabile come, in queste prime settimane di vita, l’azione dell’esecutivo sia fortemente influenzata dalle proposte della Lega Nord, che di fatto assume sempre più un ruolo determinante, come quelle sulla sicurezza e sull’immigrazione.
Dinanzi a questi grandi cambiamenti, il Pd rimane silente, incapace di esprimere un “si” o un “no”, ricorrendo in qualche caso anche all’inutile abbandono dell’aula quando si tratta di votare un provvedimento. A parte le dichiarazioni di Veltroni, in riferimento alle prese di posizione del premier sull’operato della magistratura, o ai commenti scontati di alcuni organi di stampa della sinistra su alcune iniziative della Lega nella lotta all’immigrazione, non c’è traccia di un’iniziativa degna di nota. Il cosiddetto governo ombra, una pratica consolidata in molte democrazie per permettere alle opposizioni di controbattere alle iniziative della maggioranza, proponendo però delle alternative nelle mani di Veltroni e compagni, è diventato un fantasma. L’auspicio, quindi, è che il Pd esca dall’angolo nel quale si è cacciato, abbandoni le tentazioni di andare al rimorchio del giustizialista Di Pietro e cominci ad accettare, in modo propositivo, il grande processo di cambiamento che la Federazione della Libertà ha già posto in essere.