Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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mercoledì, ottobre 29, 2008

BRUXELLES DIA LA POSSIBILITA' AI GOVERNI DI AIUTARE LE FAMIGLIE

di Giacomo Stucchi

La messa a punto di un pacchetto di interventi governativi anti-crisi è opportuna e sarebbe il caso che alcuni di questi fossero soprattutto a sostegno delle famiglie che, in questo momento, sono quelle che soffrono di più. Va bene aver sostenuto le banche, anche per salvaguardare i depositi dei cittadini, così come è altrettanto utile individuare piani di intervento a favore delle imprese, soprattutto quelle medio piccole, che costituiscono l’ossatura della nostra economia e che, anche a causa della stretta al credito da parte degli istituti bancari, sono quelle che patiscono di più la crisi finanziaria, ma non bisogna dimenticare le famiglie. Se nelle imprese, infatti, crescono le richieste di cassa integrazione e la produzione industriale diminuisce, ciò avviene anche perché sul fronte dei consumi la domanda è in calo. Per avere il polso della situazione esistente, basta guardare del resto a come sono cambiate le modalità di acquisto di alcuni beni, per esempio quelle delle automobili (per comprare le quali sempre più spesso si stipulano contratti di finanziamento anche a quarantotto o sessanta rate), o della diminuzione dei consumi nei supermercati già dalla terza settimana del mese. Ecco perché, in primis, occorre che Bruxelles dia la possibilità ai governi di allargare i cordoni della spesa. Da lì, infatti, deve arrivare un segnale concreto per poter derogare alle rigide regole europee e, quindi, ai risparmi promessi dalle legge Finanziaria. In audizione al Senato, il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha ipotizzato di qui al 2009 un calo del Pil dell'ordine del 2,5%. Se così fosse, è stato giustamente fatto notare, si tratterebbe di una recessione, contro la quale i suddetti decreti salva-banche potrebbero non essere sufficienti. Il governo quindi fa bene ad individuare delle misure anti-crisi, a favore di imprese e famiglie, che potrebbero servire ad alleggerire la situazione. E’ vero che, come ha ricordato il premier, “con la manovra Finanziaria triennale si è messo il cuore oltre l'ostacolo e posto in sicurezza i conti, per portare al più presto il debito sotto il 100% (si tenga conto che negli altri paesi il rapporto debito/Pil è intorno al 60%). Così come è altrettanto vero che il governo ha già preso alcune decisioni come quella, per esempio, di venire incontro agli statali, per i quali Brunetta ha promesso ai sindacati 120 euro netti di indennità alla fine dell'anno, più 120 euro al mese a partire da gennaio per il rinnovo contrattuale, ma tutto questo deve ora essere completato con gli aiuti alle famiglie in difficoltà. Penso ai pensionati, ai nuclei familiari monoreddito o ai disoccupati. I cittadini, alle ultime elezioni, hanno votato il centrodestra perché l’hanno ritenuta una coalizione in grado di venire incontro alle istanze della gente. Sino ad oggi sono state affrontate con successo alcune emergenze (vedi i rifiuti in Campania e una maggiore sicurezza nelle città), perché giustamente ritenute prioritarie, adesso però bisogna venire incontro alle esigenze dei cittadini più deboli, fortemente penalizzati da una congiuntura economica sfavorevole.