Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, giugno 22, 2009

VINCE LA LEGA, IL GOVERNO VA AVANTI

di Giacomo Stucchi

L’indicazione del nostro segretario federale Umberto Bossi di un’astensione attiva al referendum, per non mettere a repentaglio le sorti della democrazia (affidando tutto nelle mani del partito che avesse preso anche un solo voto più degli altri!) è stata ampiamente recepita. Segno evidente che quando un leader politico è credibile (perché ha dimostrato coi fatti di esserlo) allora la gente lo segue. Il dato dell’affluenza alle urne per il voto referendario (che per tutti e tre i quesiti è rimasto molto al di sotto del quorum richiesto), ha detto chiaramente che l’opinione pubblica non ha condiviso le ragioni del sì. A nostro modo di vedere, però, sbaglierebbe chi da questo risultato si limitasse a trarre solo questa conclusione. A noi pare infatti che dietro all’astensione, più che una disaffezione alla politica (come riferito in alcune frettolose analisi del voto), ci sia la volontà dei cittadini di rafforzare l’alleanza tra la Lega e il Pdl, mettendo fuori causa i perditempo, gli artefici del complotto dell’ultima ora, gli oppositori da strapazzo, i gattopardisti e i nemici della democrazia. E’ come se a tutti costoro gli elettori avessero detto di mettersi l’anima in pace e, forse, di andare anche a quel paese. Chi pensava di influenzare i cittadini con le chiacchiere da bar e il gossip da spiaggia, come hanno fatto nelle ultime settimane certa stampa e buona parte della sinistra, anche per mettere zizzania nella coalizione di governo, adesso è servito. Tutto questo, oltre al fatto che l’attuale legge elettorale per il momento rimane com’è, non può che avere due dirette conseguenze politiche. La prima, è che l’esecutivo in carica può quindi portare avanti il programma a suo tempo approvato dagli elettori, sino all’ultimo minuto utile di questa legislatura; la seconda, è che Palazzo Chigi può continuare a contare, oltre che su una schiacciante maggioranza parlamentare, anche sull’apporto determinante della Lega Nord: l’unico movimento politico autenticamente popolare il quale agisce nell’esclusivo interesse del popolo che rappresenta. A dispetto delle campagne di stampa e dei tanti imbonitori mediatici, che ogni giorno tentano in tutti i modi di ostacolare il processo riformatore, il governo può quindi andare avanti spedito. Altro che scuse da fare alle Camere, altro che preoccupazioni politiche per ipotetici logoramenti del premier. Oggi l’imperativo categorico che ci viene dal popolo non è fare una nuova legge elettorale, ma lavorare in Parlamento per fare le riforme e cambiare davvero il Paese. Sarebbe meglio se a farlo fossero tutti i partiti rappresentati nel massimo organo costituzionale, ma se questo non fosse possibile (magari perché qualche esponente dell’opposizione più che ai problemi dei cittadini è interessato alle “scosse” politiche) sia chiaro che la Lega Nord non ha nessuna intenzione di indugiare alla ricerca di una volontà costruttiva altrui che non c’è. Le sorti delle famiglie in difficoltà, o delle imprese che non ce la fanno a mantenere i livelli di produttività e di occupazione, ci stanno troppo a cuore per poterci permettere di perdere tempo con sterili chiacchiere.