Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, luglio 07, 2009

SICUREZZA NON SI TORNA INDIETRO

di Giacomo Stucchi

Più che le ipotetiche foto osé sulla vita privata del premier, che qualcuno nella sinistra ha previsto che possano essere pubblicate da qualche parte in contemporanea all’apertura del G8, a rischiare di far fare davvero una brutta figura di fronte ai Grandi della Terra è, secondo noi, solo un caos mediatico e propagandistico che si sta montando ad arte per polemizzare sul pacchetto sicurezza, divenuto finalmente legge. Dopo più di un anno di dibattito, fuori e dentro le aule parlamentari, durante il quale si è detto e scritto di tutto su questo provvedimento, sviscerando ogni articolo, è davvero surreale che una volta diventato legge dello Stato si riapra la discussione. Ci chiediamo, allora, a cosa serve il Parlamento? A che serve una procedura legislativa complessa che, tra lavori in Commissione, in Aula e rimpallo dal Senato alla Camera, porta via dodici mesi per l’approvazione di un provvedimento, se poi questo viene messo in discussione il giorno dopo la sua approvazione? La cosa davvero singolare è che la Lega Nord, che non chiede altro che una legge dello Stato venga applicata, sia tacciata di estremismo! Il punto infatti non è quante badanti, operai o addetti all’agricoltura, siano a rischio di espulsione perché non hanno un regolare permesso di soggiorno (su questo ci arriveremo dopo), ma il principio per il quale uno Stato democratico, mediante il proprio procedimento legislativo costituzionalmente sancito, sia più o meno libero di darsi una legge che tuteli la sicurezza dei cittadini (come avviene peraltro in tutti gli altri Paesi). Tutto ciò premesso, e fermo restando che la clandestinità sarà prevista come reato solo dopo l’entrata in vigore della legge, gli annunci di possibili sanatorie per questa o quell’altra categoria, rischiano di vanificare l’effetto deterrente della legge e, ottenendo l’effetto contrario voluto dal legislatore, di incoraggiare l’ingresso dei clandestini in Italia che sperano così di farla franca come in passato. In altre parole, chi in queste ore fa proclami su soluzioni alternative alla nuova legge, non fa altro che istigare a commettere il reato di clandestinità. A qualcuno forse "sfugge" il fatto che prevedere il reato di immigrazione clandestina, come fa la legge in questione, significa impedire che una nuova schiera di ladri, scippatori, molestatori e prostitute, vadano ad infoltire il numero delle persone che già delinquono nelle nostre città e contro i quali i cittadini hanno chiesto di essere tutelati. E’ evidente che non tutti coloro che sono entrati clandestinamente nel nostro Paese delinquono, ma la loro legittima aspettativa di continuare a vivere nelle nostre città non può passare sopra alla necessità di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini che non sono più padroni in casa loro. E’ un principio, quest’ultimo, ma anche una necessità, rispetto alla quale la Lega Nord non arretra di un millimetro, altro che sanatoria per Tizio e Caio. A noi interessa che i patti vengano rispettati. E i patti dicono che questo Governo doveva fare qualcosa per impedire che le nostre comunità continuassero ad essere invase da gente con poco voglia di lavorare e molta dimestichezza con il crimine. Ecco perché, sulla sicurezza, non si torna indietro!