Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, ottobre 13, 2009

SUL MERIDIONE IL PD FACCIA AUTOCRITICA

di Giacomo Stucchi

“Le gabbie salariali sono ingiuste perché già i salari del sud sono in media più bassi del 20-25% rispetto a quelli del nord. La proposta delle gabbie salariali è ancora più inaccettabile perché arriva da una propaganda politica, specie della Lega, che getta discredito sul Mezzogiorno, aggrava le divisioni del Paese e propone misure assurde e discriminatorie come le gabbie salariali”. Sono parole del segretario del Pd, Dario Franceschini, pronunciate oggi nel corso di una manifestazione in Calabria e riportate dalle agenzie di stampa. Ne parliamo perché, purtroppo, constatiamo che non è la prima volta che il segretario del Pd sputa sentenze nei confronti del Carroccio, un movimento del quale non sa praticamente nulla ma che è sempre nelle sue “attenzioni”. Sarà perché nel Pd si parla poco di politica, visto che la sua classe dirigente passa il tempo a litigare, oppure perché Franceschini e compagni soffrono sempre più un complesso di inferiorità nei confronti del loro ex alleato Di Pietro. Fatto sta che il Nostro non trova mai niente di meglio da fare che attaccare la Lega. Peraltro, anche nel caso in questione, senza alcun motivo veramente valido. Sulle gabbie salariali infatti, che possano piacere o meno, rispondono ad una esigenza reale e nessuno nella Lega Nord ha mai detto cha la differenziazione degli stipendi del nord debba avvenire a scapito di quelli del sud. Anzi, prendendo per buono quanto afferma Franceschini, e cioè che al sud i salari “già sono in media più bassi del 20-25% rispetto a quelli del nord”, bisognerebbe chiedersi perché! A maggior ragione dovrebbe farlo il Pd che per molti anni ha amministrato regioni meridionali, penso alla Campania ma anche alla Calabria, evidentemente però senza ottenere grandi successi. Ecco perché quando il segretario del Pd parla di salari più bassi al sud, dovrebbe forse fare un esame di coscienza e guardare alle responsabilità del suo partito anziché dare addosso alla Lega. Ma c’è di più. Sarebbe ora che Franceschini, e coloro che nel centrosinistra la pensano come lui, si rendessero conto che la storiella della Lega Nord che “getta discredito sul Mezzogiorno” non solo non è vera, ma non “rende” neppure in termini di voti. Anche i sassi sanno ormai che nessun esponente del Carroccio ha mai inteso offendere, denigrare e, tanto meno, screditare le regioni o i cittadini del sud, anzi. Ricordo a Franceschini che alle ultime elezioni europee gli uomini e le donne del Carroccio sono andati in tutte le maggiori città del Meridione, da Napoli a Bari, da Reggio Calabria a Catania, e ovunque sono stati accolti favorevolmente. Posso anche aggiungere che la politica della Lega Nord, di forte tutela dei cittadini e dei territori che rappresenta, ha più volte fatto da volano affinché anche nel sud nascessero e si sviluppassero movimenti politici autenticamente territoriali, con una classe dirigente che rispondesse del proprio operato direttamente ai suoi elettori. Se questo sia poi effettivamente accaduto, o sia riuscito solo in parte, non spetta a me dirlo ma semmai dovrebbero essere gli stessi meridionali a domandarselo.