Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 03, 2009

REGIONI, PERCHE' LA LEGA CI TIENE TANTO

di Giacomo Stucchi

La settimana di pausa dei lavori parlamentari potrebbe essere l’occasione buona per fare il punto tanto sull’attuazione del programma elettorale quanto sulle candidature per le regionali. Su quest’ultimo aspetto, in particolare, negli ultimi mesi ha tenuto banco sugli organi di informazione la questione relativa a quali e quante candidature potessero essere espressione diretta di uomini della Lega Nord. Noi non abbiamo dubbi sul fatto che il nostro segretario federale Umberto Bossi e gli alleati del Pdl sapranno trovare le soluzioni migliori ma, nelle more che tutte le caselle vadano al loro posto ci limitiamo ad osservare che il Carroccio di certo non deficita di validi candidati in ogni Regione dove si andrà a votare. Certo, quelle del Nord vedono più direttamente impegnati i nostri militanti e quindi il supporto a candidati della Lega non potrà che essere totale, ma anche un po’ più giù, penso all’Emilia, ci sono candidature di assoluto valore così come lo sono i nostri elettori. D’altra parte l’attenzione della Lega Nord agli organi regionali, che nell’ottica del federalismo fiscale assumono un ruolo di assoluto rilievo, non può che essere assoluta ed è per questo che ci teniamo molto a guidarne il più possibile. Sul fronte delle riforme, invece, speriamo che la settimana in corso serva a chiarire alcune cose. In primis l’atteggiamento dell’opposizione rispetto alla grande stagione costituente che è dinanzi a noi. Abbiamo già riferito in un precedente intervento del nostro scetticismo riguardo ad un dialogo costruttivo con le forze del centrosinistra, alimentato peraltro sia dalle prime “dichiarazioni di guerra” di alcuni dirigenti del Pd, subito dopo la celebrazione delle primarie del loro partito, sia dalla scissione voluta da Rutelli che ha già fatto armi e bagagli per andare verso altri lidi. Circostanze che ci sono sembrate non proprio “favorevoli” all’avvio di una fase costruttiva dell’opposizione nei confronti del processo riformatore voluto dal centrodestra, e in particolare dalla Lega Nord. Come andrà a finire? Difficile fare previsioni, soprattutto nell’immediato, ma un fatto è certo: continuare con il clima di scontri e veleni, che ha caratterizzato questo primo anno e mezzo di legislatura, non serve a nessuno.