Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, dicembre 09, 2009

FINANZIARIA LIGHT PER UN OBIETTIVO AMBIZIOSO

di Giacomo Stucchi

Se c’è una cosa della quale francamente nessuno sente la necessità è il terrorismo psicologico che l’opposizione, fiancheggiata dai soliti mezzi d informazione di parte, cerca di fare ora che la Finanziaria è arrivata in Aula. In primo luogo perché non si tiene conto che la manovra “light”, come è stata definita (8,9 miliardi di euro), non può essere assolutamente considerata come risolutiva delle questioni attualmente sul tappeto, ma un passo in avanti in quella marcia di avvicinamento alla razionalizzazione della spesa pubblica e, quindi, alla diminuzione delle tasse, che il Governo ha posto in essere e che, nel giro di uno o due anni, deve portare al raggiungimento dell’obiettivo. Certo, si tratta di una meta ambiziosa, direi quasi rivoluzionaria, soprattutto se si considerano i precedenti esercizi finanziari dei governi di centrosinistra, caratterizzati tutti da veri e propri “assalti alla diligenza” (cioè alle esigue casse dello Stato), e la congiuntura internazionale non certo favorevole, ma è proprio per queste ragioni che il suddetto risultato non può essere raggiunto nell’arco di dodici mesi ma necessita di più tempo. In secondo luogo perché nell’attuale quadro economico, finanziario e sociale (che deve tener conto anche della mancata produzione delle aziende in crisi, e quindi del relativo minor gettito fiscale, ma anche della spesa per gli ammortizzatori sociali) essere riusciti a non aumentare le tasse è già un successo. Quelli del Pd lo sanno bene, ma fanno finta di scandalizzarsi gridando “al lupo al lupo” per il possibile utilizzo, veramente minimo, di una parte dei fondi Inps che in nessun modo, assicura il Governo, sarebbero mai a rischio. Se lo fossero, infatti, sarebbe come dire che ai dipendenti pubblici lo Stato non paga più gli stipendi, oppure che i Titoli del Tesoro sono carta straccia! Una roba, come è ovvio, che non sta né in cielo né in terra. Ecco perché chi, tra l’opposizione, specula sulla questione instillando nell’opinione pubblica il terrore della perdita del suo Tfr, mente sapendo di mentite ma, cosa ancor più grave, provoca un allarme sociale del quale poi si deve assumere la responsabilità. Né serve, d’altro canto, dire che la maggioranza non ha permesso alle opposizioni di fare le proprie proposte in Commissione, perché non è vero. Sia il presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Giancarlo Giorgetti, sia lo stesso presidente Gianfranco Fini, ormai icona tanto cara al centrosinistra, hanno infatti detto chiaramente che i tempi e i modi del dibattito sono stati assolutamente rispettati e che l’opposizione, contrariamente a quanto va a dire nei dibattiti televisivi, ha avuto modo di dare il suo contributo, tanto è vero che è stata pubblicamente ringraziata per la collaborazione dal ministro Tremonti. I cittadini, quindi, devono sapere che ci sono tutti gli ingredienti per un rapido e proficuo dibattito in Aula sulla Finanziaria, senza barricate di alcuni tipo ma, soprattutto, senza le sceneggiate alla Di Pietro. L’ultima cosa della quale il Paese ha bisogno.