Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, febbraio 03, 2010

NELL'AGENDA DEL PARLAMENTO NON C'E' SOLO LA GIUSTIZIA

di Giacomo Stucchi

C’è in atto un maldestro tentativo, da parte della solita informazione di parte come ‘Ballarò’ o ‘Annozero’, per far credere all’opinione pubblica che in questo scorcio di legislatura il Parlamento si stia occupando solo di provvedimenti sulla giustizia, diciamo così per “forza maggiore”. Non c’è niente di più falso. In primo luogo, perché un movimento autenticamente popolare come la Lega Nord, che ha nel suo DNA la difesa della libertà ma non certo dell’impunità, non resterebbe un solo minuto in un governo che non si occupasse di risolvere i problemi della gente; in secondo luogo, perché sono i fatti a dimostrare che il Parlamento ha lavorato e lavora a molte altre cose, che non siano solo i temi della giustizia. Mi riferisco soprattutto ai provvedimenti economici che hanno permesso, tra l’altro, al nostro sistema di affrontare la congiuntura internazionale meglio che in altre democrazie occidentali, ma anche alle tante misure adottate sul fronte della sicurezza. Come dimenticare inoltre le due grandi emergenze degli ultimi mesi: il disastro ambientale di Napoli, ereditato dal governo Prodi, e il terremoto d’Abruzzo, che hanno impegnato non poco l'Esecutivo e la maggioranza. C’è da aggiungere poi che il nostro sistema legislativo, che prevede tra l’altro l’obbligo della lettura nelle due Camere del medesimo provvedimento prima della sua approvazione, non è certo il miglior modo per affrontare e risolvere celermente, e con efficienza, tutti i problemi che una società moderna e in continua evoluzione come la nostra può trovare sulla sua strada. Basti pensare, per esempio, ai lavori alla Camera di questa settimana, con l’Aula impegnata per l’approvazione del provvedimento sul legittimo impedimento, dopo che la stessa legge ha tenuto occupato il Senato la scorsa settimana. Ma di tutto questo non si può dare certo la colpa al governo o alla maggioranza che anzi sta facendo di tutto, e non solo in questa legislatura, per realizzare quelle riforme che servono proprio a superare questi problemi. Il fatto è che se sulla necessità di rendere più efficiente e moderno il modo di lavorare del Parlamento siamo tutti d’accordo (tanto nel centrodestra quanto, almeno a parole, nel centrosinistra), alla prova dei fatti l’opposizione, specie l’Idv di Di Pietro, ha sempre remato contro. Il partito dell’ex pm, infatti, con l’apporto di certa stampa che non si è ancora rassegnata al fatto che il governo Berlusconi durerà e porterà a compimento il suo programma, fa di tutto per alimentare le polemiche e impedire così che un clima più sereno spiani la strada alle riforme. Il dibattito parlamentare di questi giorni sul legittimo impedimento, durante il quale la nomenclatura del Pd si è ben guardata dal chiedere votazioni a scrutinio segreto, proprio per evitare possibili “defezioni” tra i parlamentari che non condividono l’asse con l’ex pm, dimostra che la posizione ufficiale del maggior partito di opposizione sin qui tenuta, di una stretta alleanza con l’estremismo di Di Pietro (sancita peraltro la scorsa settimana nel corso di una plateale conferenza stampa congiunta Bersani-Di Pietro a Montecitorio), in realtà potrebbe sciogliersi come neve al sole una volta superato il passaggio elettorale delle regionali.