Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, aprile 20, 2010

IL RUOLO POLITICO NON SI CHIEDE MA SI CONQUISTA

di Giacomo Stucchi

Penso alla nostra gente, come quella di Bergamo con la quale lo scorso sabato abbiamo festeggiato la vittoria elettorale, e alla fiducia che tantissimi elettori hanno dato alla Lega Nord. Penso anche alle potenzialità, ancora enormi, che un progetto come il federalismo può avere in termini di condivisione da parte di ampi strati dell’opinione pubblica, non solo al nord. Penso agli straordinari sondaggi che attribuiscono al Carroccio un indice di gradimento storico (ormai prossimo al 40 per cento) ma anche al fatto che, in considerazione degli eccellenti risultati del lavoro fatto dai nostri ministri, queste percentuali, già assolutamente elevate, possono essere ulteriormente incrementate. Penso a tutto questo e mi rendo conto, ogni giorno di più, di quanto siano importanti i prossimi passi che faremo. Gli occhi di tutti, dai cittadini comuni ai giornalisti, dagli alleati agli avversari politici, dal mondo cattolico a quello dell’economia, sono puntati su di noi. La domanda che mi sento ripetere, in qualunque contesto mi trovi, è dove effettivamente la Lega Nord può arrivare. Io rispondo che l’unico limite all’ulteriore crescita del nostro movimento siamo noi stessi. Nel senso che il nostro destino, come sempre, è nelle nostre mani. Ecco perché, giusto per restare alle cronache politiche di questi giorni, quando i parlamentari, vicini al presidente della Camera Gianfranco Fini, chiedono al premier di avere un ruolo politico, forse dovrebbero cominciare a chiedersi se non sia il caso che questo genere di cose, anziché chiederle, si provi a conquistarle sul campo con il lavoro quotidiano. Come ha fatto la Lega Nord , guidata dal suo Segretario Federale Umberto Bossi, che nella sua storia politica non ha mai fatto un passo indietro, perseguendo sempre con tenacia i propri obiettivi. Noi non abbiamo mai chiesto niente a nessuno, a parte il rispetto degli impegni presi dai nostri alleati per la realizzazione del programma di governo, e abbiamo sempre parlato chiaro, dentro e fuori il Parlamento. Ciò che accade in casa d’altri, dalle laceranti contraddizioni delle opposizioni alle minacce di scissione nel Pdl, ci riguarda solo nella misura in cui può influenzare la realizzazione del nostro progetto. Il federalismo, come è del tutto evidente agli occhi dell’opinione pubblica, rimane infatti l’unica vera novità, attualmente all’ordine del giorno della politica. Nel Pd, infatti, la proposta più “innovativa” è quella di finanziare la Cig con la tassa del 2% sui più ricchi. “ Una riforma del fisco – sostengono nel Pd - che si può fare subito, per sostenere la cassa integrazione, e che servirà ad allungare la Cig da 12 a 24 mesi e a fronteggiare gli effetti della crisi sull'occupazione”. Sul fronte dei finiani si parla di mettere in campo una “corrente” minoritaria all’interno del partito, che faccia riferimento al presidente della Camera. Se così fosse, anche in questo caso, non si tratterebbe certo di una grossa novità!