Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, aprile 27, 2010

NIENTE CAMPI MINATI IN PARLAMENTO MA AVANTI CON LE RIFORME

di Giacomo Stucchi

C’è una priorità che in questo momento è categorica per la Lega Nord ed è quella di portare a termine il nostro programma di riforme entro la fine della legislatura. Sullo sfondo, però, rimane anche una seconda possibilità che consiste nel tornare al più presto alle urne per ridare la parola al popolo; che peraltro, come si è visto appena un mese addietro, ha già dato il suo verdetto, favorendo di gran lunga la tabella di marcia indicata dal Carroccio, che vede innanzi tutto l’approvazione entro l’estate dei decreti attuativi sul federalismo fiscale, e non certo un ritorno alle vecchie alchimie parlamentari delle quali nessuno sente la mancanza. Inoltre, bisognerebbe tenere conto dei molteplici inviti del Capo dello Stato a far sì che la legislatura in corso non vada sprecata, ma venga impiegata per fare davvero le riforme che servono al nostro sistema istituzionale. In una democrazia che si rispetti, quindi, il percorso dovrebbe essere già indicato e chiaro a tutti: governa chi riceve il consenso degli elettori e si porta avanti il programma votato dai cittadini. Il nostro, purtroppo, è però un sistema istituzionale ancora ibrido. Si sceglie il premier sulla scheda elettorale, quando si va a votare per le Politiche, ma di fatto questa indicazione resta meramente formale e del tutto priva di sostanza. Il presidente del Consiglio non può né sfiduciare un ministro né, tanto meno, sciogliere le Camere e indire nuove elezioni, in entrambi i casi si tratta infatti di prerogative di stretta pertinenza del presidente della Repubblica. Inoltre il parlamento, dove dovrebbe prevalere la logica del confronto democratico, col fine ultimo di approvare le leggi che servono a realizzare il programma di governo scelto dagli elettori, forse, dopo lo strappo dei finiani, il già lungo e complesso iter legislativo potrebbe addirittura risultare più articolato. In questo contesto la Lega Nord, che ha già acceso i motori del federalismo nelle regioni dove si sono insediati i nostri governatori, non può certo stare a guardare né tergiversare. Bene ha fatto, quindi, il nostro Segretario Federale Umberto Bossi, a mettere in chiaro la situazione all’indomani della burrascosa direzione nazionale del Pdl, e a dire che se si abbandona la strada maestra del programma di governo, allora è meglio tornare alle urne. Sta adesso agli altri dimostrare di avere la stessa coerenza e lucidità.