Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, giugno 24, 2010

COL FEDERALISMO SI ESCE DALLA CRISI

di Giacomo Stucchi

Tra le tante analisi politiche, che ogni giorno riempiono le pagine dei giornali, poche in verità affrontano nel modo corretto il tema della connessione esistente tra l’adozione del federalismo fiscale e le misure varate dal Governo in materia economica, necessarie a mantenere in equilibrio i conti pubblici. Ad essere sbagliato, in molti casi, è proprio il punto di partenza: con il federalismo fiscale aumenteranno le spese e quindi la necessità di risorse che, in questo momento di crisi, languono più che mai. Niente di più falso, e anche di politicamente scorretto. Certo, mettiamo nel conto il fatto che gli avversari politici, e certa informazione di parte, utilizzino l’argomento come cavallo di Troia, magari per mettere zizzania nella maggioranza (che invece è decisa e compatta ad andare avanti sul programma di governo), e disorientare l’opinione pubblica. Ma mistificare la realtà è un' operazione pericolosa. Sul tema in questione, la verità è che l’autonomia impositiva di Regioni, Province e Comuni, oltre ad essere naturalmente il perno del programma della Lega Nord, è l’unico modo possibile per uscire dalla crisi, intesa come sia come congiuntura internazionale sfavorevole, sia come difficoltà di sistema del nostro Paese. La manovra economica varata dall’Esecutivo prevede, infatti, tagli e risparmi che, a prescindere dalla messa in pratica del federalismo fiscale, vanno comunque portati a termine se si vuole impedire che il sistema vada allo sfascio. Solo il federalismo fiscale, che razionalizza la spesa, elimina gli sprechi, e fornisce agli enti territoriali le risorse necessarie a garantire i servizi ai cittadini, può quindi sopperire ai tagli che, piaccia o meno, vanno comunque fatti. Chi non ammette questa semplice constatazione non ha capito le difficoltà in cui il Paese si trova (che non risalgono di certo agli ultimi mesi ma a decenni di “allegra” e sconsiderata amministrazione), oppure è in male fede. Il sistema, così come lo abbiamo inteso nella storia della Repubblica, ovvero uno Stato centralista che controlla tutto e che, tra l’altro, mantiene una pletora di burocrati ed un numero ingiustificato di centri di spesa, non può più funzionare. Se non poniamo rimedio ai guasti del passato, con l’adozione del federalismo fiscale, che rappresenta la via democratica indicata dal nostro Segretario Federale Umberto Bossi, anche nell’ultimo raduno di Pontida, ad essere in gioco non è il destino di questo o di quel partito, ma di tutto il nostro sistema. Il Carroccio, col suo programma di riforme democratiche e liberali, è quindi la via d’uscita al caos sociale ed economico che altrimenti prevarrebbe da qui a qualche tempo. Ecco perché bisogna avere più equilibrio nelle analisi politiche, oltre che una reale conoscenza delle questioni sul tappeto, anziché, come purtroppo accade sempre più spesso, limitarsi alla dietrologia, o peggio al gossip di palazzo.