Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, ottobre 12, 2010

LE ELEZIONI E LA STRATEGIA DELLA DETERRENZA

di Giacomo Stucchi

Una delle ragioni che favorì la corsa agli armamenti durante il periodo della guerra fredda, fu quella della deterrenza. I due principali attori protagonisti della scena internazionale, l’ex Unione Sovietica e gli Stati Uniti, armavano le testate nucleari non perché avessero in animo di usarle davvero, ma per suscitare nell’avversario il timore che queste potessero essere usate. L’impressione è che oggi, nel quadro politico di casa nostra, alcuni partiti stiano ripetendo, più o meno, la stessa strategia. In questo caso però l’arma, mi si passi il termine forse improprio ma che tuttavia serve a rendere l’idea, è quella delle elezioni. In molti ne parlano ma pochissimi, e tra questi di certo la Lega Nord, che da un eventuale ricorso alle urne non ha nulla da temere, vogliono davvero andare alle elezioni. Nell’incertezza del momento proliferano intanto le iniziative politiche dell’ultima ora, come quella del Pd di celebrare a Varese la propria Assemblea Nazionale (nel disperato tentativo di recuperare al nord un minimo di consenso elettorale), o di fondare nuovi movimenti, o addirittura di immaginare nuove alleanze elettorali. Si tratta, però, di contromisure che non denotano risolutezza nel chiedere il voto ma che esprimono, al contrario, il timore di doverci per forza di cose arrivare. Se si arriverà a breve al voto, e in quali condizioni, lo vedremo. Ma la certezza assoluta è un'altra: il Nord non è terra di conquista elettorale da parte di nessuno. Si scordino le altre forze politiche di venire nelle nostre città per raccontare frottole sul federalismo, o prendere in giro i cittadini con false e irrealizzabili promesse. Il Carroccio, che non teme il confronto ma lo accetta solo sulle cose concrete, ha da tempo avviato un percorso su due livelli. Il primo è quello costituito dal contatto con la gente che ogni giorno ci dimostra stima e affetto, e piena sintonia con le nostre battaglie, al punto che continuano a moltiplicarsi le aperture di nuove sedi della Lega Nord. Inaugurarle non è un fatto formale ma sostanziale. Si tratta, infatti, di luoghi che diventano punti di riferimento assoluti, presidi di serietà, passione e determinazione, non solo in campagna elettorale ma tutti i giorni dell’anno. Il secondo livello è, invece, quello istituzionale. In Parlamento, e in tutte le altre sedi istituzionali, ci battiamo ogni giorno affinché il nostro principale obiettivo, il federalismo, diventi presto una realtà. La Lega Nord di governo ha fatto sì che oggi, sul federalismo fiscale, nessuna forza politica si possa più tirare indietro, perché il progetto è diventato un provvedimento legislativo ben incardinato, che niente e nessuno potrà affossare. Per queste ragioni, lungi dal voler partecipare al valzer dell’ipocrisia tanto in voga in questo periodo la Lega Nord vuole continuare a lavorare per portare avanti il programma di governo ma, qualora questo non fosse possibile per il venir meno di una parte della maggioranza, allora torniamo al più presto alle urne per ridare la parola al popolo.