Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, novembre 16, 2010

A "VIENI VIA CON ME" PROVE TECNICHE DI RIBALTONE

di Giacomo Stucchi

E’ davvero singolare constatare come ormai in televisione l’intrattenimento e la cultura abbiano lasciato il posto quasi esclusivamente all’antiberlusconismo militante. Strano destino quello del premier: gli oppositori gli rimproverano di non aver mai risolto il suo conflitto di interessi, che lo vede al contempo capo del Governo ma anche proprietario del più importante network mediatico privato italiano, però, anziché usufruire di questo ipotetico vantaggio, in realtà finisce con l’essere il personaggio politico più bersagliato della televisione assieme agli esponenti del suo Governo. La settimana televisiva che i media pubblici, e parte di quelli privati, propongono ai telespettatori è infatti ormai diventata monotematica. Anzi, per la verità, era rimasto il lunedì sera, ma adesso si è provveduto ad occupare anche questa serata con la trasmissione “Vieni via con me”, di Fazio e Saviano, fatta apposta per sparare cannonate mediatiche contro il premier e la maggioranza che lo sostiene, compresa la Lega Nord cui sono toccati gli strali e i pesantissimi attacchi di lunedì scorso. Con quest’ultima trasmissione si “completa” così il palinsesto antiberlusconiano e antipadano che la tv pubblica, quella pagata coi soldi di tutti i cittadini (anche di quelli che votano Lega Nord e Pdl), ha provveduto a confezionare per suoi i telespettatori. Dopo il lunedì di Fazio e Saviano, infatti, il pubblico televisivo, qualora gli fosse sfuggito qualche attacco al premier, o alla Lega, può sempre contare sugli ulteriori approfondimenti antigovernativi in onda su “Ballarò”, il martedì sera, “Anno Zero”, il giovedì, e per completare in bellezza, “Report”, la domenica sera! A questa già variegata offerta, da parte della Rai, si potrebbe poi aggiungere anche quella della tv privata con “Exit”, in onda il mercoledì sera su La7, la cui conduttrice Ilaria D’Amico, seguendo l'esempio di Gad Lerner sulla stessa rete ne "L'infedele", nei confronti del premier non le manda certo a dire. A ben vedere, però, alla nuova coppia televisiva Fazio-Saviano, la cui faziosità è talmente evidente da non richiedere nemmeno un commento, dobbiamo essere grati. Sul piano squisitamente politico, infatti, i due conduttori televisivi hanno contribuito a rendere palese a tutti i telespettatori le prove tecniche di ribaltone attualmente in atto. L’impressione infatti è che aver fatto “recitare” a Bersani l’elenco dei valori della sinistra, e a Fini quelli della destra, sia stato un tentativo di far passare nel pubblico il messaggio che le cose che potrebbero accomunare i due leader, e ciò che politicamente rappresentano, siano in realtà maggiori delle loro differenze. Inoltre, sarà un caso ma non si può fare a meno di notare come le performance di Bersani e Fini a “Vieni via con me” siano coincise con la decisione dei finiani di lasciare il governo, ma anche con il successivo annuncio della nascita di una nuova “santa alleanza” politica che vedrebbe tutti insieme appassionatamente oppositori, vecchi e nuovi, del Cavaliere e del federalismo.