Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, aprile 19, 2011

OPPOSIZIONE POCO CREDIBILE E SEMPRE FUORI TEMA

di Giacomo Stucchi


C’è una caratteristica che accomuna i vecchi e nuovi oppositori del Governo ed è quella di essere sempre fuori tema rispetto alle priorità dell’agenda politica. La richiesta di elezioni anticipate, purtroppo, è solo l’ultimo esempio di una politica senza mordente, e direi pure senza testa, da parte di un Pd che non riesce proprio a sganciarsi dal populismo dipietrista. Come tutti ricorderanno il ritorno alle urne era stato chiesto dal nostro Segretario Federale Umberto Bossi la scorsa estate. Il ragionamento era che, dopo la fuoriuscita dei finiani dal Pdl, se non ci fosse stata la maggioranza in Parlamento a sostenere il programma di riforme del governo, tanto valeva ridare la parola agli elettori. In quell’occasione la sinistra disse che non spettava al Carroccio indicare tempi e modi di un eventuale ricorso alle urne ma che sarebbe stato il Capo dello Stato a prendere la situazione in mano, così come previsto dalla Costituzione. La realtà era che Bersani e compagni, con la complicità dei nuovi compagni di viaggio del Fli, si erano illusi di poter dare una spallata al governo e di insediarsi così a Palazzo Chigi, senza peraltro doversi scomodare di chiedere il permesso all’elettorato. I numeri però hanno dato ragione al premier perché nello “scontro diretto” del 14 dicembre scorso , ovvero il giorno del voto alla Camera sulla richiesta di sfiducia avanzata dalle opposizioni, il governo l’ha spuntata. Nei giorni a seguire sono poi arrivate nuove adesioni parlamentari a sostegno della maggioranza e, quindi, del programma di governo. Così le riforme, grazie anche all’impulso della Lega Nord, sono andate avanti e sono stati approvati alcuni importanti decreti attuativi sul federalismo fiscale. Nell’uno e nell’altro caso il Pd ha però alzato le barricate. Persino sul fronte della crisi libica e del conseguente dramma dell’immigrazione clandestina la sinistra, anziché far fronte comune con il governo per la difesa degli interessi di tutti i cittadini, ha preferito strumentalizzare la vicenda addossando all’esecutivo colpe inesistenti. E’ sotto gli occhi di tutti invece il comportamento del ministro Maroni che scoppiata la crisi del nord Africa, oltre ad essere sempre all’altezza della situazione, ha denunciato da subito l’atteggiamento irresponsabile sia dell’Ue, sia degli alleati. Alla luce di tutte queste considerazioni la richiesta dell’armata Brancaleone, composta da Bersani, Casini, Fini e Di Pietro, di andare al voto appare poco credibile e la sintesi dei fatti politici accaduti negli ultimi mesi serve a ricordare come l’opposizione non si sia mai preoccupata di confrontarsi davvero sui temi in questione ma abbia invece sempre pensato a come buttare giù il governo.