Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, settembre 15, 2011

E ADESSO SI GUARDI ALLE RIFORME STRUTTURALI

di Giacomo Stucchi



L’approvazione della manovra non fa fare salti di gioia a nessuno. Per quanto ci riguarda la consideriamo un fatto contingente, da non potere evitare, giustificato solo dall’impellenza di assumere decisioni in grado di non fare affondare il Paese; e comunque, durante tutto l’iter di approvazione del provvedimento, l’impegno della Lega Nord a renderlo il meno penalizzante possibile per i cittadini più deboli e per i Comuni non è mai venuto meno, anzi. Nel nostro ultimo intervento su ‘La Padania’ avevamo però fatto riferimento alla necessità che, da parte di tutti gli attori protagonisti della vita istituzionale e politica del Paese, ci fosse un maggiore senso di responsabilità nell’affrontare la difficile situazione che stiamo vivendo. I fatti registrati nelle ultime ore danno un’idea di quanto fosse opportuno quell’appello! Il punto è che se non capiamo tutti che i provvedimenti appena approvati servono a salvare il Paese dal baratro, nel quale si può cadere un po’ per cause storiche (vedi il nostro debito pubblico da record), un po’ per la congiuntura internazionale (che vede in difficoltà tutte le maggiori democrazie del mondo, in primis quella a stelle e strisce), davvero non ne usciamo più. Nei giorni scorsi abbiamo più volte fatto riferimento al ruolo dell’opposizione, e alla sua strategia che giudichiamo non all’altezza della situazione, al punto da chiederci da che parte sta il Pd. Oggi non possiamo che continuare a porci lo stesso quesito. Perché è vero che la situazione è difficile ma il Governo e la maggioranza stanno facendo la loro parte. Abbiamo approvato, ancora una volta a tempo di record, quelle misure che la stessa Bce aveva considerato indispensabili per una navigazione più tranquilla del nostro Paese, fornendo peraltro un segnale politico di coesione della maggioranza che, considerato il momento, non ci pare una cosa di poco conto. Di contro che fa la sinistra? Prima fa azione di terrorismo psicologico sull’opinione pubblica paventando la possibilità che l’asta del Tesoro per il collocamento dei nostri Titolo di Stato vada deserta, cosa che non si è verificata, e poi denigra la manovra appena approvata poiché “non in grado – dice Bersani – di convincere i mercati”. Il segretario del Pd però fa finta di dimenticare che i contenuti del provvedimento sono stati valutati positivamente dai massimi esponenti delle istituzioni comunitarie europee, nell’incontro avuto questa settimana con il presidente del Consiglio Berlusconi, e continua con la solita litania, nella quale immaginiamo ormai non creda neppure lui, di richiesta di dimissioni del premier. Che senso ha? A noi pare che invece l’obiettivo di tutta la classe politica, pur nelle diversità delle posizioni, dovrebbe essere quello di rassicurare i mercati e di approvare rapidamente riforme strutturali che taglino la spesa pubblica inutile e stimolino la crescita. Si tratta di una sfida difficile ma nessuno, tra quanti hanno a cuore le sorti di questo Paese, vi si può sottrarre.