Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, settembre 06, 2011

MA LA SINISTRA DA CHE PARTE STA?

di Giacomo Stucchi



Che ci aspettassero altri giorni di passione sull’altalena dei mercati finanziari era purtroppo nelle previsioni. Ma la conseguenza più gravedi quanto sta accadendo, ormai da mesi, è che la politica nel suo complesso si debba muovere nei tempi e nei modi dettati dai mercatifinanziari senza averne gli strumenti per farlo. Dare addosso al Governo, accusandolo di essere “latitante”, come ha detto il senatoredel Pd Enzo Bianco in una trasmissione televisiva, non è vero e non serve a niente, tanto meno a “rassicurare” i mercati. Tanto più cheBianco sa perfettamente che proprio al Senato si sta febbrilmente lavorando in queste ore, anche con l’apporto dell’opposizione, pervarare una manovra quanto più efficace ed equilibrata possibile. Ma ci rendiamo conto che la platea televisiva costituisce sempre una ghiotta occasione per sparare bordate contro il Governo. Al quale si chiede di avere le prestazioni di una Ferrari quando ci troviamo a bordo di una “500”! Il Governo, così come il Parlamento, non ha mai smesso di lavorare. Ha continuato a discutere sui contenuti della manovra ed è logico che farlo in pochi giorni, con il fiato sul collo delle speculazioni finanziarie, può portare a commettere delle accelerazioni dagli esiti non sempre prevedibili. Abbiamo un sistema legislativo tra i più farraginosi del mondo e un Capo del governo con bassissime prerogative decisionali. Come se non bastasse stiamo attraversando una tempesta economico- finanziaria, probabilmente senza precedenti nella storia recente, dinanzi alla quale persino gli Stati Uniti (coi poteri eccezionali che lì sono riconosciuti al suo Presidente) non riescono a cavare un ragno dal buco. Inoltre i tonfi nelle Borse non riguardano solo l’Italia ma tutta l’Europa. Se la situazione dovesse precipitare non sarebbe solo il nostro Paese a pagarne tutte le conseguenze ma tutti i Paesi dell’Eurozona e non solo. A dieci anni di distanza dall’ingresso dell’Italia nel sistema dell’euro discutere se sia stato un bene o un male costituisce solo una disquisizione, ma che sia profondamente sbagliato dare addosso al governo per presunte responsabilità di quanto sta accadendo oggi è fuori discussione.Chiunque fosse stato al governo avrebbe avuto le medesime difficoltà. Ecco perché ci chiediamo da che parte sta la sinistra. Che senso ha che il maggior partito di opposizione, in Senato collabori con la maggioranza per il varo della manovra, salvo poi scendere in piazza afianco della Cgil per lo sciopero generale? Nessuno mette in discussione il diritto di un sindacato a scioperare ma se nel Pd qualcuno pensa di trarne un vantaggio politico ed elettorale, non ponendosi invece il problema di come uno sciopero generale in questo momento davvero potrebbe metterci in condizioni simili alla Grecia, siamo davvero in una situazione preoccupante.