Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 08, 2011

GRAZIE AL TERZO POLO TORNANO GLI USI E I COSTUMI DA PRIMA REPUBBLICA

di Giacomo Stucchi


C’erano davvero pochi dubbi sul fatto che, dopo quelle convulse delle ultime settimane, avremmo ancora vissuto altre giornate all’insegna della grande vivacità politica. In questo quadro l’approvazione del rendiconto dello Stato, oltre ad essere un atto doveroso che serve al Paese, assume un significato politico particolare. Vedremo adesso come il Capo dello Stato, al quale la Costituzione assegna ruolo e prerogative ben precisi, soprattutto in certi passaggi istituzionali, si muoverà. Un fatto però è conclamato: stiamo assistendo, nostro malgrado, a dei rituali politici che francamente pensavamo di esserci lasciati alle spalle. Alcuni poi davvero al limite della prassi istituzionale che sconsiglierebbe, per esempio, al presidente della Camera di ricevere i leader dell'opposizione nel suo studio di Montecitorio. Un ruolo, quello di Fini, che a nostro modo di vedere va sempre rimarcato. In primo luogo perché costituisce un precedente che traccia un solco indelebile nei comportamenti dei presidenti che verranno dopo di lui, ma anche perché non bisogna mai dimenticare (e soprattutto non lo dovranno fare gli elettori quando andranno alle urne) che la crisi che stiamo vivendo è cominciata proprio da lui. Nell’estate del 2010, infatti, quando nel dibattito politico si discuteva su come accelerare nel processo riformatore, che andava dal federalismo fiscale alle riforme istituzionali, fu proprio il presidente della Camera (forse ingelosito dal successo dell’asse Bossi-Berlusconi) a sparigliare tutto e a fuoriuscire dal Pdl . Da quel momento ne abbiamo viste di tutti i colori. Ad ogni attacco dei vecchi e nuovi oppositori del governo (il più clamoroso dei quali è stata la mancata spallata del 14 dicembre 2010) c’è sempre stata una risposta contraria ed efficace della maggioranza. Sino alle note vicende di questa estate quando il precipitare della crisi economica e finanziaria in tutto il mondo ha portato alle manovre di agosto e agli attuali giorni che stiamo vivendo. Qualunque cosa accadrà è però certo che il Terzo Polo, di Fini, Casini e Rutelli, ha riportato in auge uomini politici, ma anche strategie politiche, da Prima Repubblica. Ciò che pensavamo passato per sempre è riemerso come un fiume carsico con il concreto rischio che adesso possa tracimare sul terreno della politica causando danni devastanti. In questa situazione l’unico movimento politico serio, coerente e affidabile è la Lega Nord. La validità del nostro progetto politico rimane intatta e per niente scalfita dall’opera camaleontica di chi ha fatto finta di voler cambiare le cose per lasciare invece che tutto rimanesse come prima.