Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, gennaio 12, 2012

IL GOVERNO MONTI STA SCAVANDO UN SOLCO NEL PAESE

di Giacomo Stucchi

Il no della Corte Costituzionale ai referendum sulla legge elettorale non deve trarre in inganno l'opinione pubblica su quali siano in realtà i fatti che contano davvero nell'attuale quadro politico. Con tutto il rispetto per i referendari che hanno raccolto le firme e anche se la legge elettorale va comunque cambiata nel rispetto della democrazia, a nostro parere c'è anche altro al momento da tenere sotto osservazione. Molti mass media, che hanno a cuore le sorti del governo in carica, stanno facendo finta di non vedere il ruolo di mero strumento di ratifica al quale è stato relegato il Parlamento. Negli anni del governo Berlusconi le opposizioni, strumentalmente, protestavano contro i voti di fiducia, ma adesso rimangono silenti dinanzi alle scellerate decisione del governo Monti, approvate a tamburo battente dalla maggioranza e senza nemmeno l'ombra di un dibattito. Si dirà che c'è l'emergenza, ma la verità è che Pdl, Pd e Terzo Polo non vogliono assumersi, davanti ai rispettivi elettorati, le loro responsabilità per aver varato della manovre sbagliate e recessive. Così "utilizzano" Monti per fargli fare il lavoro sporco, nella speranza che prima o poi il pallino torni in mano loro. Ma stanno sbagliando clamorosamente i loro conti perché nel frattempo i costi delle manovre varate dal governo di tecnici e banchieri sono per lo più a carico del nord, ovvero la parte più produttiva del Paese, sulla quale grava la maggior parte del peso delle tasse, e stanno già provocando un inevitabile solco, sempre più profondo, tra gli interessi dei territori che fanno economia e quelli che invece vivono a traino. Sul modello della Baviera le regioni del nord guarderanno quindi, per i loro accordi economici, sempre più ai paesi europei e sempre meno a Roma. Ma c'è dell'altro e riguarda una scandalosa disinformazione ad opera dei grandi quotidiani che fiancheggiano l'attuale premier. Queste testate hanno fatto finta di niente, o hanno relegato la notizia nelle pagine interne (Il Sole24Ore addirittura a pag. 14!), riguardo alla certificazione che l'Istat ha fatto sui nostri conti pubblici. I dati, resi noti dall’Istat dicono infatti che il deficit pubblico del 2011, nel terzo trimestre, è sceso ben sotto il limite del 3 per cento, raggiungendo il 2,7 per cento rispetto al Pil. L’avanzo primario, al netto degli interessi corrisposti sul debito pubblico, è salito a oltre 6 miliardi e mezzo di euro, con un miglioramento di oltre 2 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. Le entrate, fiscali e non, sono aumentate. Le spese correnti sono diminuite dello 0,4 per cento nel terzo trimestre, e nei primi nove mesi l’incremento è modesto, intorno all’1 per cento. Insomma, le migliori credenziali che il presidente del Consiglio Monti ha potuto portare nel colloquio a Berlino con la Cancelliera Merkel non sono certo le pessime riforme varate in tutta fretta dal suo governo ma il frutto della politica oculata del governo targato Lega Nord-Pdl.