Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, febbraio 24, 2012

LA LEGA NORD BALUARDO CONTRO UNA MAGGIORANZA CENTRALISTA

di Giacomo Stucchi

La settimana politica si chiude così come era cominciata: con il Pd, il Pdl e il Terzo Polo accomunati dall'appoggio al governo Monti. L'ennesima fiducia, questa volta sul decreto legge Milleproroghe, votata alla Camera dalla maggioranza, lega sempre di più i destini dei partiti della coalizione di governo e li tiene ancora tutti insieme appassionatamente. Del resto ormai persino in televisione, quando intervengono i vari esponenti politici, è difficile capire a quali schieramenti appartengano considerato che dicono più o meno le stesse cose. Forse i partiti che appoggiano l'esecutivo hanno già cominciato a guardare ben oltre il traguardo del 2013 come termine ultimo della loro coabitazione a Palazzo Chigi, sia pur ufficialmente alle spalle del governo Monti. Questo perché le forze politiche di maggioranza vivono in una situazione di comodo che vede il Professore alle prese con le riforme lacrime e sangue, da varare sempre in nome dell'emergenza (dalla quale però non si esce mai!), e le classi dirigenti di Pd, Pdl e Terzo Polo continuare ad occupare le loro poltrone senza sporcarsi le mani o grondare una sola goccia di sudore per la fatica. Di questo passo, però, Alfano, Bersani e Casini corrono il serio rischio di delegare definitivamente le funzioni dei partiti che rappresentano ai tecnici. Leader che non decidono non sono più dei capi di partito ma dei semplici esecutori che rischiano di non essere più seguiti nemmeno dal loro gruppi parlamentari. Sulla riforma del mercato del lavoro, per esempio, Bersani dice di non gradire le dichiarazioni del presidente del Consiglio di andare avanti a prescindere dall'accordo con le parti sociali, ma sa perfettamente che se nei gruppi parlamentari del Pd si dovesse andare alla conta almeno la metà tra deputati e senatori probabilmente andrebbero contro le direttive ufficiali. Se il segretario del Pd piange, l'altro suo collega del Pdl e alleato nella maggioranza, Alfano, non ride di certo! Il clima dalle parti del Pdl è surriscaldato sia ai vertici, sia in un elettorato profondamente deluso per il tradimento subito da un partito che aveva promesso un programma, fatto di liberismo, ridimensionamento delle tasse e federalismo fiscale, e invece ne sta portando avanti uno completamente diverso fatto soprattutto di incremento della pressione fiscale e tutela degli interessi dei soliti poteri forti. In questo quadro politico solo la Lega Nord rimane l'unico serio e concreto punto di riferimento per coloro i quali credono che il sogno della Padania libera sia oggi possibile e necessario più che mai. Il centralismo romano sta provando, e lo farà ancora di più nell'immediato futuro, a scipparci il nostro progetto di autonomia e di libertà, ma non ci riuscirà perché dovrà superare un ostacolo insormontabile: gli uomini e le donne del Carroccio determinati più che mai a non mollare!