Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, febbraio 14, 2012

L'IDENTITA' PERDUTA DEL PD

di Giacomo Stucchi

Che il risultato delle primarie della sinistra per il candidato a sindaco di Genova, che ha visto vincitore un uomo di Vendola e sonoramente sconfitto quello del Pd, sia connesso a gravi responsabilità degli amministratori locali è possibile. Poiché però, dopo le esperienze di Milano, Cagliari e Napoli, non si può certo dire che si tratti di un caso isolato, la sensazione è che nell'elettorato del Pd ci sia una profonda insoddisfazione per la classe dirigente del partito nel suo complesso. La base cioè reagisce scegliendo la sinistra estrema visto che ormai quella democratica, anziché difendere gli interessi di pensionati e categorie più deboli, è andata a nozze coi banchieri del governo Monti. Del resto se fosse vero quanto rivelato dal quotidiano la Repubblica (giornale di certo non vicino al centrodestra), e cioè che il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, avrebbe stretto un accordo sottobanco con il premier per buttare alle ortiche l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, vuol dire che gli eredi di Gramsci e Togliatti sono davvero arrivati alla frutta e hanno perso la loro identità. Già da tempo sosteniamo che il governo in carica altro non è che il frutto di uno scandaloso inciucio, tra Pd, Pdl e Terzo Polo, che sta mettendo a dura prova l'economa di un Paese e la sua tenuta sociale. Si tenga conto peraltro che, ad eccezione dei rialzi immediati sulla benzina, sui generi di prima necessità e sulle bollette, la vera stangata approvata dall'anomala maggioranza che tiene in piedi il governo di tecnici e di banchieri deve ancora arrivare. Chissà come farà il Pd a spiegare ai suoi elettori, che andranno a votare per le elezioni amministrative di primavera, qual è la coerenza che si cela nell'azione politica di un partito che a Roma fa gli interessi dei banchieri e poi, sul territorio, viene a prendere in giro la gente. Provi allora Bersani a spiegare ai Comuni, che di sicuro sanno soltanto che dovranno versare allo Stato una nuova pesante gabella rappresentata dalla metà del gettito derivante dall'Imu, cosa fare per andare avanti. Provi la classe dirigente del Pd, che non perde occasione per andare in televisione a tessere le lodi del governo tecnico, a spiegare perché si brancola nel buio sul fondo perequativo, così come non è dato ancora sapere se e quanto si potrà andare in deroga al patto di stabilità per i Comuni. Insomma non sfugge a nessuno come al momento, in queste condizioni, non ci sia un sindaco nel nostro Paese che può abbozzare uno straccio di bilancio attendibile. Così tutto, dai servizi sociali ai trasporti, dal servizio di raccolta dei rifiuti agli asili nido, e quindi in definitiva la qualità della vita di tutti i cittadini, brancola nel buio. Facile immaginare, quindi, come la primavera, oltre al tanto agognato aumento delle temperature, porterà anche una sventagliata di nuove tasse, soprattutto sulla casa, per le quali dovremo ringraziare anche il Pd e la sua classe dirigente.