Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, marzo 13, 2012

"ABC" COME PONZIO PILATO

di Giacomo Stucchi

Dopo essere rimasta impassibile dinanzi alle novità lacrime e sangue introdotte da Monti sul fronte delle pensioni, ma sarebbe meglio dire delle pensioni negate, la coalizione di governo Pd-Pdl-Terzo Polo si appresta ora a far finta di niente anche dinanzi alla riforma degli ammortizzatori sociali. Un atteggiamento alla Ponzio Pilato con il quale in sostanza Alfano, Bersani e Casini (ABC) si lavano le mani dinanzi allo smantellamento del welfare ad opera del governo dei tecnici. La stessa totale indifferenza che, a causa della riforma della previdenza varata dal governo, hanno già sperimentato sulla loro pelle gli "esodati", ovvero centinaia di migliaia di lavoratori che saranno espulsi dalle aziende in crisi e che rischiano di restare nei prossimi anni senza stipendio e senza pensione. A fare da comune denominatore ai provvedimenti del governo c'è, come al solito, la fretta. Anche la riforma sul lavoro deve infatti procedere con la massima celerità possibile, perché Monti deve andare in tour in Asia e non sta bene che se ne vada con questa 'noiosa' questione degli ammortizzatori sociali ancora in bilico, meglio quindi chiudere entro i prossimi giorni. Roba da non credere! Avesse fatto una cosa del genere il governo Berlusconi, i sindacati avrebbero portato in piazza un milione di lavoratori. E invece, siccome a proporre la riforma è un governo al qual fanno solo finta di opporsi, meglio procedere ai distinguo sotto voce, senza fare tanto clamore. Diciamo subito che sul piano tecnico la proposta del ministro Elsa Fornero di ridurre il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per creare un sistema di tutele 'universale', fondato solo su cassa integrazione ordinaria e indennità di disoccupazione, apre un fronte sul quale è giusto discutere per trovare delle nuove soluzioni. Anche perché non sfugge a nessuno che i tempi sono cambiati e bisogna quindi, per forza di cose, tenerne conto. Sul piano politico e sociale, invece, c'è di che essere preoccupati perché è del tutto evidente come sino ad oggi il governo Monti non abbia fatto altro che tutelare le banche e i poteri forti e quindi temiamo che anche sul lavoro a rimetterci siano sempre i cittadini più deboli. I quali continuando a pagare gli interessi più alti d'Europa per gli scoperti in banca, un caro benzina, trasporti ed energia senza precedenti (e senza giustificazioni), e con una pressione fiscale da Guinness dei primati, sono costretti per forza di cose a diminuire al massimo i consumi, che infatti secondo i dati ufficiali sono già i più bassi degli ultimi 30 anni. In questa situazione il presidente del Consiglio Monti convoca a Palazzo Chigi la maggioranza per discutere sul da farsi, ma è davvero improbabile che partiti e classi dirigenti troppo impegnati a tutelare se stessi sappiano trovare la soluzione per impedire al Paese di affondare. Molto più facile continuare a far finta di niente.