Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, marzo 20, 2012

CON MONTI NON SAREMO COME LA GRECIA, MA COME LA ROMANIA!

di Giacomo Stucchi

Più che un governo tecnico quello presieduto da Monti a noi pare un improvvisato Gabinetto di guerra. Non perché si sia diventati belligeranti, per carità, ma piuttosto perché sembra applicare alla lettera una malfatta strategia militare, ovvero quella di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica con un falso problema (vedi la riforma del lavoro ed in particolare quella dell'articolo 18) per evitare che la stessa si possa invece accorgere delle questioni più importanti sul tappeto, la prima delle quali è di certo il disegno di legge delega sulla riforma fiscale che dovrebbe arrivare a breve in Consiglio dei ministri. Ma andiamo con ordine. Innanzi tutto, per quanto ci riguarda, non abbiamo dogmi da difendere e questo vale anche per la riforma del mercato del lavoro. Che però, ed è questo il punto, si è avvitata su questioni che non c'entrano nulla con le vere emergenze del momento, che invece riguardano la necessità di una maggiore crescita economica, la creazione di nuovi posti di lavoro, la diminuzione della pressione fiscale, ma anche il contrasto all'aumento spropositato del prezzo della benzina. Monti e i suoi ministri, ancora una volta, celano all'opinione pubblica la verità, sostenendo che la riforma del lavoro (con o senza l'abolizione, o la modifica, dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori) sia la priorità assoluta. Ma non è così! Basta andare a parlare con medi o piccoli imprenditori, nonostante tutto ancora oggi la parte più importante del tessuto economico nelle zone più produttive del Paese (che il governo dei tecnici e dei banchieri sta però massacrando), per rendersi conto come in questo momento i loro problemi si chiamano tassazione spropositata, stretta creditizia o pagamenti delle commesse pubbliche che non arrivano. Condizioni che, se dovessero continuare ancora per qualche mese, porteranno davvero le aziende al fallimento, altro che articolo 18! Ma di tutto questo Monti e suoi tecnici se ne infischiano alla grande. E anzi dopo avere distrutto la vita a chi aveva maturato il diritto di andare in pensione (creando peraltro la piaga sociale degli "esodati", di coloro cioè che a seguito della riforma Fornero rimarranno senza reddito da lavoro, né da pensione o ammortizzatore sociale) e dopo avere stangato i proprietari di immobili con un'imposizione fiscale, l'Imu, che si tende a spacciare per federalismo fiscale, mentre federalismo fiscale non è, adesso si apprestano a varare una riforma fiscale che forse non ci farà diventare come la Grecia, ma di certo ci renderà più simili alla Romania! Tra le novità previste segnaliamo quindi ai cittadini di tenere sott'occhio la riforma complessiva del catasto che, secondo le prime indiscrezioni, il governo si appresterebbe a varare nell'ambito della legge delega fiscale. Potrebbe infatti trattarsi di un salasso, visto che i proprietari di immobili potrebbero essere interessati da un tale aumento dei valori catastali da fare impennare l'Imu a cifre simili all'esproprio! "Le maggiori rendite saranno compensate da riduzioni di aliquote", ci tengono a precisare dalle parti di Palazzo Chigi, ma credere a questo governo è ormai un po' come credere al fatto che nella notte più magica dell'anno i regali li porti davvero Babbo Natale.