Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, marzo 08, 2012

LE INCOERENZE DELLA MAGGIORANZA METTONO IN GINOCCHIO IL PAESE


di Giacomo Stucchi

I partiti che appoggiano e sostengono il governo Monti hanno la pretesa e l'ambizione di "salvare" il Paese, ma certo che se la salvezza dipendesse da loro ci sarebbe di che preoccuparsi! Una maggioranza parlamentare tanto estesa quanto inconcludente non si era infatti mai vista. L'ultima puntata di questa sceneggiata politica che ormai va avanti da più di tre mesi, che di maledettamente serio ha però la circostanza di influire sulla vita di milioni di cittadini, è quella dell'ultimo vertice di maggioranza prima annunciato e poi saltato. Ufficialmente perché il segretario del Pdl Alfano si è detto indisponibile a discutere coi suoi partner di governo di questioni che non siano strettamente economiche, più probabilmente perché l'alleanza Pdl-Pd-Terzo Polo sta dimostrando ogni giorno di più tutti i suoi limiti e tutte le sue incoerenze. Innanzi tutto sul rispetto del principio di democrazia parlamentare che, a fronte di un governo sostenuto da tutti i partiti rappresentati in Parlamento, ad eccezione della Lega Nord, viene ad ogni provvedimento governativo pesantemente calpestato, con rari precedenti simili nella storia del nostro Paese. Basta esaminare gli atti parlamentari, sia in Aula che in Commissione, per rendersi conto di quanto sia silente questa maggioranza e di quanto sia sottomessa agli interessi che il governo Monti rappresenta. Un copione che va avanti ormai da tre mesi e al quale i parlamentari del Carroccio si sottraggono con forza essendo rimasti gli unici ad avanzare delle proposte concrete per difendere gli interessi dei più deboli, che certo non hanno nessun 'professore' a rappresentarli in Consiglio dei ministri. Ma grandi incoerenze esistono anche sul piano della prassi legislativa. Al governo Berlusconi, infatti, venivano puntualmente respinti dal Colle importanti provvedimenti per avere gli stessi un eccessivo carattere di eterogeneità, mentre al governo Monti, basti vedere l'ampia gamma di misure contenute anche nel decreto sulle 'cosiddette' semplificazioni, è concesso il varo di decreti omnibus con dentro di tutto e di più. C'è, infine, un'altra considerazione da fare e riguarda l'incoerenza, in assoluto la più grave di questo governo, tra la volontà dichiarata al suo insediamento di voler ispirare la propria azione politica all'equità e allo sviluppo, e le misure contenute nei vari provvedimenti approvati che di equo, e tanto meno di sviluppo, non hanno alcunché. Se davvero si fosse pensato all'equità non si sarebbe fatto cassa negando il diritto acquisito dei cittadini ad andare in pensione o mettendo le piccole e medie imprese in ginocchio, sia a causa della stretta creditizia sia per colpa dell'aumento indiscriminato della pressione fiscale.