Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 24, 2012

NOI DELLA LEGA NORD RIFORMATORI DI LUNGO CORSO


di Giacomo Stucchi

Sarebbe bello se alcuni falsi ben pensanti della politica, o ipocriti osservatori della stessa, capissero una volta per tutte cosa significa cambiare davvero le istituzioni o le legislazioni di questo Paese. Noi della Lega Nord ci proviamo da vent'anni! Abbiamo cominciato con il secessionismo, perché ci sembrava essere la soluzione più idonea, poi abbiamo provato con la devolution e c'eravamo quasi riusciti. Ma un referendum, condotto sull'onda di una propaganda ideologica da parte della sinistra e della triplice sindacale, che non hanno perso un minuto a ergersi come difensori della patria e della costituzione, ha impedito che quel profondo cambiamento si potesse avverare. Abbiamo poi provato con il federalismo e anche lì, se non fossero arrivate la crisi economica e il crollo in borsa delle azioni Mediaset, avremmo potuto finalmente realizzare una grande rivoluzione, come quella (per esempio) dell'introduzione dei costi standard nella spesa pubblica. Infine, una volta nato un governo tecnico palesemente contro i cittadini comuni e a tutela degli interessi delle banche e dei poteri forti, ci siamo collocati all'opposizione. E, guarda caso, l'unica voce fuori dal coro, che da subito ha votato contro la fiducia al governo Monti, è stata letteralmente massacrata da un bombardamento mediatico-giudiziario che è andato avanti per due mesi di fila. Non gridiamo al complotto ma certo che alcuni provvedimenti giudiziari, straordinariamente coincidenti coi momenti topici della politica in generale e del nostro Movimento in particolare, fanno veramente pensare. La verità è che noi della Lega Nord siamo dei riformatori di lungo corso ma abbiamo sempre dovuto combattere, e continuiamo a farlo anche adesso, contro un muro di gomma rappresentato da un blocco di potere trasversale, ai partiti e alla società civile, che da sempre si batte per non far cambiare nulla in questo Paese e lasciare inalterato lo status quo. Ecco perché ci fa ancora più rabbia, e ci dà quindi la carica per continuare la nostra lotta, l'ipocrita slancio riformista dell'ultima ora da parte della maggioranza che appoggia il governo in carica. Perché non è dettato da una sincera volontà di cambiare le regole del gioco democratico e istituzionale, come abbiamo sempre inteso noi le riforme, ma semplicemente da uno spirito di conservazione e di sopravvivenza. Non c'è dubbio che se dei cambiamenti si approveranno, a cominciare dalla riduzione del numero dei parlamentari, la Lega Nord non si tirerà indietro e darà come sempre il suo contributo; ma quanto tempo perso in chiacchiere inutili. Se fosse passata la nostra riforma costituzionale avremmo già da tempo ammodernato l'architettura costituzionale e oggi, magari, ne avremmo già goduto i frutti in termini economici e di efficienza.