Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, ottobre 30, 2012

L'ASTENSIONISMO DEL VOTO IN SICILIA SCONFESSA LA "STRANA MAGGIORANZA ROMANA"

di Giacomo Stucchi

E' davvero singolare come alla richiesta fatta ai cittadini di una loro maggiore partecipazione alla vita politica, filo conduttore dei comizi di Beppe Grillo, sia in realtà corrisposto nelle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea Regionale Siciliana un astensionismo da record. Da questo punto di vista non si può certo dire che i grillini abbiano fatto centro. Quanto poi, nel prosieguo della loro esperienza politica, gli eletti portati alla ribalta dal movimentismo del "capopopolo" genovese sapranno davvero determinare dei cambiamenti, in una regione che è già sull'orlo del fallimento, è tutto da vedere e lo giudicheremo senza preconcetti. Sul fronte del centrosinistra le cose non vanno meglio. Il neo Presidente Crocetta, non avendo la maggioranza in termini di seggi, se vorrà governare non potrà infatti prescindere dal soccorso di altri partiti. Ecco perché, se fossimo nei panni di Bersani e Casini, tutto faremmo tranne che esultare. Più in generale l'impressione è che il voto siciliano, con la sua altissima percentuale di astensionismo, più che segnare la vittoria di qualcuno rappresenti il tonfo del sistema dei partiti centralisti. Un dato che, anche al di fuori del contesto politico dell'isola, si può tradurre nella totale bocciatura di quella 'strana maggioranza romana' che nel corso degli ultimi dodici mesi prima si è inventata un governo tecnico, che ha rappresentato un calcio alla democrazia e al rispetto della volontà popolare, e poi ne ha perpetrato la sua esistenza nonostante da subito avesse messo in braghe di tela la maggioranza dei cittadini. Dal voto in Sicilia il Pdl in particolare può trarre la lezione che avere sostenuto per un anno a Palazzo Chigi un premier e un governo, la cui azione politica è andata esattamente all'opposto di quanto promesso in campagna elettorale, ha avuto come ineluttabile conseguenza una progressiva erosione del consenso e, forse, questo risultato elettorale può aiutare ancor di più i cittadini a capire il perché la Lega Nord, dodici mesi or sono, abbia negato la fiducia a Monti e in seguito si sia sempre posta all'opposizione di un governo rivelatosi da subito vessatore ed inefficiente. I fatti ci hanno dato ragione e ancora oggi parlano di un governo che rimane insensibile persino alle richieste dei Comuni e dei cittadini di un semplice rinvio di qualche giorno dei termini di pagamenti dell'ultima rata dell'Imu. Un rinvio chiesto per sopperire al caos che le stesse decisioni del governo hanno determinato! Un rinvio, negato dal governo e in particolare dal ministro dell'Economia Grilli, che la dice lunga sul disinteresse totale dell'esecutivo ai problemi della gente e che non può che rafforzare la determinazione della Lega nel combattere Monti e la sua banda a difesa degli interessi del Nord.