Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, dicembre 18, 2012

ALTRO CHE TECNICI, QUESTI PENSANO SOLO CHE POLTRONE

di Giacomo Stucchi

Ma non doveva essere, quello dei professori, un governo tecnico, insensibile ai richiami della politica e assolutamente al di sopra delle parti? Come mai, allora, Monti passa più tempo a pensare al suo futuro politico che non a rimediare ai disastri sociali ed economici provocati dai suoi provvedimenti? La realtà è che questo governo di tecnico ha avuto solo la pervicacia con la quale ha perseguitato i cittadini, costretti a pagare assurde e inique tasse, ma anche le piccole e medie imprese, che in molti casi hanno dovuto chiudere perché non più in grado di andare avanti con un livello di tassazione che prosciuga ogni utile. Il saldo dell'Imu, poi, è stato un duro colpo per milioni di famiglie, l'ultima conseguenza di una politica vessatoria nei loro confronti. Ma che ci faranno mai a Roma con il gettito dell'Imu? Si tratta di ventitré miliardi di euro (secondo le stime ufficiali, ma potrebbero essere molti di più) sottratti ai risparmi dei piccoli proprietari di immobili o alle tredicesime, per quei pochi fortunati che ancora l'hanno avuta, di chi aspetta un anno di lavoro per soddisfare qualche esigenza straordinaria e che invece, grazie a Monti e ai suoi ministri, dovrà rinunciare anche a questo. Si potrebbe pensare che questi soldi vadano a chi ne ha più bisogno e invece no! Cittadini, imprese, enti locali, continuano ad essere le vittime designate di una politica economica che, purtroppo, non ha finito ancora di dispiegare i suoi effetti negativi. Del resto non potrebbe essere diversamente, visto che il presidente del Consiglio "tecnico" e i ministri a lui più vicini, chiamati a Palazzo Chigi per salvare i cittadini dal baratro, negli ultimi giorni sono in tutt'altre faccende affaccendati. I ministri tecnici infatti hanno un gran da fare per trovare il modo di rimanere incollati alla poltrona che evidentemente, in appena un anno di '"occupazione", deve già piacergli parecchio. Altro che tecnici, questi sono dei politici della Prima repubblica camuffati da tecnici! Non c'è un solo ministro che in queste ore si preoccupi di dare, in quel che resta di questa legislatura, almeno un piccolo contributo in favore delle categorie sociali ed economiche più colpite dalla crisi. La stessa legge di stabilità, ultimo atto di questo sciagurato governo, non sfugge al triste destino di tutti gli altri provvedimenti governativi che l'hanno preceduta e che si sono rivelati causa di recessione ma anche pietre tombali per lo sviluppo. Come nel caso dei pensionandi, ai quali è stato negato di godere di un diritto già acquisito, o dei precari del mondo del lavoro, posti in un limbo senza speranze dalle riforme Fornero; o ancora dei sindaci dei comuni virtuosi, che soprattutto al nord hanno le mani legate a causa di un assurdo patto di stabilità, ridotti a gabellieri per conto di Roma ladrona.