Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, dicembre 20, 2012

SI RESTITUISCA ALLE FAMIGLIE IL GETTITO IMU IN ECCEDENZA

di Giacomo Stucchi

Può una tassa sulla proprietà degli immobili diventare il simbolo di una politica governativa profondamente iniqua e vessatoria? Si, se quella tassa si chiama IMU ed è stata introdotta con le modalità previste dal governo Monti. Vogliono far credere all'opinione pubblica che sulla suddetta imposta il governo tecnico non ha colpe, essendosi limitato solo ad anticipare una tassa pensata dal governo precedente. In verità le cose non stanno proprio così e per questo non ci stancheremo mai di smentire certe affermazioni. L'IMU pensata dal governo di centrodestra, infatti, non riguardava la prima casa, rientrava nell'ambito di una riforma sul federalismo fiscale che lasciava più soldi ai Comuni e comunque sarebbe entrata in vigore solo nel 2014. L'IMU di Monti invece ha colpito la prima casa; per il gioco combinato di aliquote, sistemi di rivalutazione dei valori immobiliari e moltiplicatori è diventata molto onerosa; e infine, anche se l’introito della prima casa è rimasto ai Comuni, mentre il resto è stato diviso tra i Comuni e lo Stato, a conti fatti, rispetto al gettito dell'Ici ai Comuni sono rimasti meno soldi. Ecco spiegato perché la maggior parte dei sindaci sono stati costretti ad applicare l'aliquota massima, soprattutto per gli immobili diversi dalla prima casa. Insomma, l'IMU del governo Berlusconi non ha niente a che vedere con quella del governo tecnico-sanguisuga! Forse era questa l'equità alla quale il premier si riferiva quando si insediò a Palazzo Chigi: più tasse per tutti! Ma c'è tempo e modo di rimediare. Se davvero infatti il premier e i suoi ministri avessero a cuore le sorti delle famiglie in difficoltà dovrebbero subito rendere noto il gettito ricavato dall'Imu e qualora lo stesso fosse in esubero rispetto alle previsioni, come ormai molte stime lasciano pensare, restituire immediatamente l'eccedenza alle famiglie, almeno a quelle proprietarie solo della casa in cui vivono, o con redditi bassi (20 o 30 mila euro annui), o che abbiano un mutuo a carico. Sarebbe questo, finalmente, un chiaro segnale di equità. Ma equità e verità, ormai si è capito, non sono prerogative di questo esecutivo. I cui componenti adesso sono maledettamente impegnati a conservare la cadrega anche nella prossima legislatura. Monti e i suoi nuovi compagni di viaggio, da Casini a Montezemolo, da Fini (forse) a Riccardi, hanno già in mente il loro progetto politico: fare da stampella governativa al duo Bersani-Vendola, che già si sente padrone di tutto. Possiamo, purtroppo, immaginare cosa significherebbe per i cittadini e per il nord una simile accoppiata al governo. Continueremmo a subire, in nome della solita politica di rigore in chiave europea, una nuova stagione di tasse e gabelle allo scopo di arricchire il forziere romano, che a sua volta continuerebbe ad elargire a piene mani nel più classico stile assistenzialista e centralista da prima Repubblica. Per scongiurare tale sciagurata evenienza bisogna quindi dare più forza alla Lega, per farla diventare Movimento egemone del Nord!