Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, gennaio 29, 2013

CON MARONI PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA FUORI DALLO STALLO ECONOMICO

di Giacomo Stucchi

Il programma di Roberto Maroni per la Lombardia, al pari di quello presentato dalla coalizione cui la Lega appartiene per le elezioni politiche, prevede due punti fondamentali: il trattenimento di almeno il 75% delle tasse sui singoli territori regionali e la creazione di una potentissima regione europea, il Grande Nord. La realizzazione di questi due obiettivi avrebbe quindi effetti benefici di straordinaria portata per tutti i cittadini, ma anche conseguenze dirompenti rispetto al sistema politico e istituzionale che sino ad oggi ha determinato le scelte e le decisioni sui destini del Nord. In particolare per quanto riguarda la proposta programmatica relativa al territorio lombardo, con scelta di puntare su tematiche specifiche, efficacemente intitolate "a tutta impresa", "start-uppiamo i giovani talenti", "Lombardia scuola del welfare", "disorganizziamo la criminalità organizzata", l'obiettivo è quello di andare oltre l'azione amministrativa, condotta negli ultimi anni al Pirellone, per valorizzare al meglio capacità e risorse presenti sul territorio. Maroni Presidente della Lombardia, infatti, con le sue scelte di governo dirette a ridurre la pressione fiscale per sostenere al contempo l'economia e l'occupazione locale, innescherebbe un effetto domino positivo su tutti i comparti economici regionali. Un simile sviluppo, con la creazione di nuovi posti di lavoro e la produzione di reddito da parte delle imprese, farebbe uscire la Lombardia dall'attuale situazione di stallo economico ma anche dalla morsa nella quale è stretta da una politica asfissiante e vessatoria dello Stato centrale, che deprime e sfrutta le potenzialità locali per fomentare spesso una spesa pubblica inefficiente. Maroni Presidente della Lombardia costituirebbe anche il tassello mancante per creare il Grande Nord, che è sempre stato l'obiettivo della Lega e che adesso potrebbe diventare realtà , in grado di dialogare alla pari sia con lo Stato centrale, sia (non dimentichiamolo!) con l'Europa. Una tale rivoluzione crea, come è logico, una reazione forte e contraria da chi invece ha interesse a lasciare tutto com'è¨: i partiti centralisti e statalisti, in primis, ma anche quella burocrazia di Bruxelles che sull'incapacità di certi governi a far valere le ragioni dei popoli ha costruito il suo potere. Tutti questi motivi, ne siamo certi, porteranno gli elettori ancora indecisi a dare il loro sostegno a Maroni Presidente della Lombardia.