Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, febbraio 15, 2013

GLI AUTOGOL MEDIATICI DELLA SINISTRA

di Giacomo Stucchi


Dal flop di Santoro in diretta tv nell'uno contro tutti messo in scena per distruggere Berlusconi,  ai fischi durante il festival sanremese a Crozza, una circostanza alla quale il comico non è certo abituato esibendosi per lo più tra le 'mura amiche' di Ballarò, gli autogol mediatici della sinistra davvero non si contano più. Si tratta di un leitmotiv ricorrente in questa campagna elettorale dai mille colpi di scena, al punto che se fossi al posto di Bersani prenderei le distanze da certi 'aiutini' mediatici e starei ben attento nel darne per scontato l'esito. In generale niente negli ultimi due mesi è infatti andato come immaginavano a sinistra e dintorni, ma è in particolare sul piano mediatico che le cose sono andate veramente un disastro. Persino la comunicazione del loro leader è sempre stata afona. Hanno pensato, e forse solo adesso hanno capito di aver sbagliato a farlo, di poter vivere di rendita delle posizioni acquisite con le primarie e invece si sono ritrovati pericolosamente eroso quel vantaggio elettorale che (almeno secondo i sondaggi) avrebbe dovuto permettere, persino a un candidato premier grigio e per niente carismatico come Bersani, di fare un ingresso trionfante a Palazzo Chigi. Ma nella sinistra, si sa, non si fa mai tesoro degli errori e così adesso continuano a sbagliare pensando di coprire i loro scandali, vedi MPS, con la vicenda giudiziaria su Finmeccanica. Una storia sulla quale certa informazione di parte "in servizio permanente effettivo", anziché occuparsi delle conseguenze negative sul futuro di migliaia di posti di lavoro, si è invece subito adoperata per portare a regime il motore della macchina del fango. Schizzato, guarda caso, su quella forza politica che più delle altre è esposta nella madre di tutte le battaglie elettorali, ovvero quella per la conquista del Pirellone e la creazione di una potentissima regione europea, il Grande Nord.