Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, aprile 24, 2013

BENE LETTA MA ADOTTI SUBITO I COSTI STANDARD

di Giacomo Stucchi

L’incarico a Enrico Letta di formare il nuovo governo è un fatto positivo e viene incontro anche a una delle richieste esplicite, quella di non indicare Monti o Amato, fatte dalla Lega Nord. La voglia di cambiamento, non solo formale ma sostanziale, espressa dagli elettori, è forte e quindi ha fatto bene il capo dello Stato a soddisfarla evitando di proporre vecchi nomi. Adesso però occorre che il cambiamento non sia, appunto, solo formale. Uno degli errori fatali del governo Monti, che ne ha poi condizionato tutta la condotta nei suoi mesi di governo, è stato quello di non aver capito che il risanamento dei conti pubblici non passava per l’inasprimento della pressione fiscale, giunta ormai a livelli insopportabili, ma per la razionalizzazione delle spesa pubblica. Il governo Letta quindi, se nascerà,e prescindendo dal sostegno o meno della Lega,dovrà agire in tal senso. Come? Potrebbe, per esempio, tirare fuori dal cassetto i provvedimenti per adottare subito i costi standard nella pubblica amministrazione. Se non si capisce, o come lo struzzo si mette la testa sotto la sabbia per non vedere, che il nostro è un sistema a doppia velocità economica, una forte e mitteleuropea,e l’altra debolissima, non si va da nessuna parte. Per individuare nuove risorse bisogna razionalizzare quelle esistenti non con tagli lineari ma con l’eliminazione degli sprechi, quelli veri però! Dalla sanità ai comuni, dalle regioni all’università, e come sostenuto dagli amministratori virtuosi, bisogna introdurre a tappeto i costi standard per favorire l’ottimizzazione della gestione delle risorse. Non possiamo generalizzare e dire che tutto al sud funzioni male, ma di certo non è più possibile consentire che una penna o una gomma al sud costi sei o sette volte più che al Nord. Si deve partire da questo, dalla responsabilizzazione, se si vuole davvero cambiare, in meglio, la pubblica amministrazione. Le risorse che si libererebbero,a cominciare dall'eliminazione dell'IMU, potrebbero servire ad aiutare imprese e famiglie in difficoltà. Con una maggiore disponibilità di risorse si ricomincerebbe a spendere e quindi a far uso di beni di consumo rimettendo in moto la produzione, l’occupazione e, in definitiva, l’economia. Razionalizzazione della spesa e sostegno a famiglie e imprese sono per noi due facce della stessa medaglia.