Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, aprile 04, 2013

BERSANI LA SMETTA CON LE TATTICHE DA PRIMA REPUBBLICA

A quasi quaranta giorni dalle elezioni politiche siamo ancora in alto mare e non risultano esserci ancora spiragli concreti per quanto riguarda la formazione di un governo politico, che abbia la forza e l'orizzonte temporale per  assumere decisioni che non possono più essere rinviate. Del resto chi pensava di potere lasciare Monti a Palazzo Chigi sine die, in attesa che la situazione politica si decantasse, è stato clamorosamente smentito. Il governo tecnico ha per sua natura delle caratteristiche, di tempo ma anche di rappresentatività, che per forza di cose ne limitano l'operatività. Inoltre, tra i tutti governi tecnici possibili, quello di Monti non finisce mai di stupire per improvvisazione, come dimostra anche l'iter sul decreto per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione,  ma anche per i suoi continui stop and go. D'altra parte il solo fatto che a Palazzo Chigi ci siano ancora i tecnici è un anomalia da rimuovere il prima possibile. Mentre le imprese muoiono, le famiglie riducono ancor di più i consumi, e i nostri giovani non hanno una concreta prospettiva di trovare lavoro,  si cincischia ricercando soluzioni a un dilemma che è lo stesso da settimane: per dare un governo al Paese è necessario che le forze politiche responsabili guardino a ciò che possono fare insieme per il bene dei cittadini e non a ciò che non li vedrà mai d'accordo. Immaginiamo, peraltro, conoscendone anche personalmente l'indole umana oltre che la statura istituzionale, che sia stato questo l'obiettivo del presidente Napolitano quando ha deciso di incaricare i due gruppi di saggi per trovare dei punti d'intesa sui quali poter far partire un possibile governo politico.  Bersani  quindi la smetta di  perdere altro tempo prezioso, pensando di utilizzare i giorni  necessari al lavoro dei saggi per cercare maggioranze impossibili in Parlamento, o peggio immaginando di scambiare l'elezione del capo dello Stato con un accordo per il varo di un suo governo, e percorra l'unica strada possibile per uscire dallo stallo: quella di un governo di coalizione che affronti subito le questioni più urgenti. Tutto il resto è solo tattica da prima Repubblica che, come del resto dimostrano già i sondaggi di questi giorni, non premierà  né il Pd né il suo segretario.