Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, aprile 11, 2013

IL TIRA E MOLLA SUL GOVERNO NON SERVE NESSUNO

di Giacomo Stucchi

Compito e funzione della pattuglia leghista al Parlamento di Roma è fare gli interesse del Nord. In questo momento il nostro principale obiettivo è quello di spingere affinché a livello centrale nasca un governo stabile di corresponsabilità, sostenuto  dalle principali forze politiche e con un'ampia ottica temporale davanti a sé, ma anche di contribuire all'elezione di un capo dello Stato che sia garante di tutti e non solo l'espressione di una parte politica. Solo con un esecutivo di legislatura, e con un presidente della Repubblica di garanzia, il Grande Nord può portare avanti il dialogo con le istituzioni centrali per l'approvazione delle riforme necessarie  alla nostra autonomia ma, anche delle misure idonee a venire incontro al grido di dolore che da tutte le parti si leva a causa della disastrosa situazione economica. In tal senso non possiamo che condividere l'allarme degli industriali che in tutti i modi esortano la classe politica a fare presto un governo perchè  il tempo per mettere in salvo le nostre imprese, il nostro sistema produttivo, e con esso milioni di posti di lavoro (come confermano anche gli ultimi dati ISTAT), sta davvero scadendo. A fronte di questa situazione economica il Pd dovrebbe al più presto prendere atto che, non avendo vinto le elezioni e  non potendo quindi governare né da soli né con la stampella grillina (più volte negata), l'unica strada possibile rimane l'offerta di collaborazione del Pdl. Qui non si tratta di ficcare il naso in casa d'altri, non  abbiamo mai   avuto  né voglia né interesse, ma non sfugge a nessuno che lo stallo politico determinato dalle indecisioni del  Pd non può continuare ancora a lungo. Esistono oneri ed onori  per la classe dirigente del Pd, e non solo quindi del suo segretario Bersani, che deve uscire da un atteggiamento di chiusura al Pdl o peggio  da posizioni vaghe. Il tira e il molla, il dire e il non dire, i sussurri nei corridoi dei palazzi della politica romana, non servono a nessuno, tanto meno a un sistema politico e istituzionale che ha bisogno di ripartire.