Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, giugno 27, 2013

LETTA PEGGIO DI MONTI

di Giacomo Stucchi

Pensavamo di avere visto già tutto, in peggio, con il governo Monti e invece dobbiamo ricrederci perché il governo Letta è riuscito ad andare oltre. Al netto di tutti gli approfondimenti e i chiarimenti necessari le misure adottate da Palazzo Chigi ci lasciano molto preoccupati. Non ci rassicurano per niente inoltre le dichiarazioni del premier rilasciate ai giornalisti a Bruxelles secondo le quali “non ci sono aumenti di tasse”. Per congelare l'Iva, vedremo se per tre o sei mesi,  il governo  aumenta l'acconto Irpef, stanga le sigarette elettroniche e fa pagare di più le imprese. Insomma è chiaro a tutti che ad essere penalizzati saranno lavoratori autonomi ma anche piccole e medie imprese.  Sul fronte degli incentivi all’occupazione invece, pur prendendo atto delle tabelle diffuse dall’ISTAT in occasione di un’audizione alla Camera, che prevedono in 4,4  milioni di giovani i potenziali interessati dagli sgravi di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato, secondo quanto previsto dal pacchetto Giovannini, e che tra questi 877 mila sono i disoccupati, non c’è dubbio che l’obiettivo del governo è quello di incentivare soprattutto il lavoro al sud tralasciando quasi del tutto il Nord come se da noi  gli effetti della crisi non ci fossero. Ma c’è di più. A nostro avviso infatti, prescindendo dall’ampiezza della platea dei possibili beneficiari degli incentivi per l’assunzione stabile, rimane incomprensibile avere considerato per tali benefici solo gli under 29 e gli over 50. Escludendo  totalmente cioè  tutte le altre fasce di età, come se queste non esistessero e, soprattutto, come se queste non avessero i problemi più seri.   Proprio tra i quarantenni e cinquantenni disoccupati, con figli a carico e magari una rata del mutuo da pagare, infatti, ci stanno le condizioni sociali più disperate. Dinanzi a tutto questo il governo Letta, come lo struzzo,  nasconde la testa sotto la sabbia e fa finta di non vedere. Come già fece la Fornero con la sua sciagurata riforma delle pensioni (che provocò  la nascita di una nuova categoria di svantaggiati, gli esodati) adesso si corre il rischio di creare una nuova classe sociale di discriminati, questa volta dagli incentivi all’occupazione, alla quale bisognerà poi venire incontro.