Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, novembre 26, 2013

GOVERNO, UNA BABELE SENZA FINE

di Giacomo Stucchi

L’inerzia di Palazzo Chigi, che per mesi non ha fatto altro che rinviare l’adozione di importanti decisioni, ha determinato un micidiale imbuto legislativo. Ma il tira e molla su importanti provvedimenti, dall’imposizione fiscale sugli immobili alla legge di Stabilità, alla fine produrrà soluzioni pasticciate e introdurrà soltanto nuove tasse sotto mentite spoglie. Quel che resta della maggioranza di governo, dopo la spacchettamento del Pdl, si sta affannando per rimanere nella stanza dei bottoni senza preoccuparsi dei destini di cittadini e imprese che, soprattutto al nord, patiscono le inadempienze di uno Stato centralista e spendaccione. Insomma, una Babele senza fine della quale si sta rendendo responsabile un esecutivo il cui unico merito è quello di sopravvivere. Al di là del fatto che il governo Letta, coi suoi ministri e sottosegretari, sia in carica ormai da aprile, non c’è infatti davvero altra annotazione degna di nota sul suo operato. Che peraltro si fa sempre più complicato e intricato con le vicende interne ai partiti che lo sostengono. In primis quelle del Pd, che si appresta ad eleggere il suo nuovo segretario. Le previsioni sembrano favorevoli a Matteo Renzi, ma questa circostanza non costituisce per niente una buona notizia per il governo. Infatti, più si avvicinano le “primarie” del Pd più il sindaco di Firenze rende difficile l’appoggio a Letta. Ufficialmente per incalzarne la qualità della sua azione, tanto sulle politiche fiscali quanto sulle riforme, ma molto più realisticamente per accelerarne la sua fine e puntare tutto su un ritorno alle urne in pochi mesi. Una circostanza che vedrebbe sicuramente Renzi in pista come candidato premier, e il Pd quanto mai dilaniato al suo interno. Sul fronte opposto, Forza Italia e Ncd marciano all’unisono nel bocciare le decadenza dal Senato di Berlusconi, ma si dividono sul destino del governo: da fare cadere subito per i fedelissimi del Cavaliere, da continuare ad appoggiare, almeno sino alle fine del 2014, per gli alfaniani.