Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, gennaio 16, 2014

TRISTE REVIVAL DA PRIMA REPUBBLICA

di Giacomo Stucchi

Stanno provando in tutti i modi a farci tornare indietro di molti anni: dal nuovo sistema di voto scaturito dalla sentenza della Consulta, che ripristina di fatto il proporzionale puro già bocciato dal  referendum popolare, ai maldestri trabocchetti parlamentari, che mirano a demolire le misure legislative approvate a suo tempo dal centrodestra a difesa della sicurezza dei cittadini.  Il tentativo della sinistra di abolire il reato di clandestinità,  per aprire le nostre città agli immigrati di ogni dove,  è  un passo indietro pericolosissimo per impedire il quale non abbiamo esitato ad alzare le barricate in Senato; ottenendo, intanto, di far spostare alla prossima settimana la prosecuzione dell'esame e del voto degli emendamenti al ddl sulle pene alternative al carcere, che contiene appunto anche l'abolizione del reato di clandestinità. Ma non  potevano mancare, in questo triste revival da prima repubblica, le accuse alla Lega Nord di razzismo, espresse anche in inverecondi editoriali scritti da  militanti di sinistra, camuffati da intellettuali. Una sequela di insulti alla gente del Nord, che vota Lega, alla nostra classe dirigente, alla nostra testata giornalistica, ma anche ai nostri militanti, non poteva mancare da parte di quei quotidiani, che si sono sempre esercitati nell’esegesi dei rituali e delle trame di palazzo della partitocrazia romana. Della  quale, francamente, pensavamo di esserci definitivamente liberati e che invece è tornata prepotentemente in auge. Troppo comodo dare addosso alle Lega per una rubrica sul giornale di partito, i cui contenuti non sono un segreto; troppo facile gridare sguaiatamente al pericolo di inesistenti rigurgiti razzisti, quando invece i veri problemi sono altri; troppo vecchio e stantio il misero tentativo, dei soliti giocolieri della politica  romana, di denunciare problemi inesistenti per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da quelli reali, che aspettano ancora di essere risolti.  Il tempo passa ma certi  usi e costumi della peggiore politica centralista, che demonizza l'avversario, sono duri a morire.