Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, luglio 22, 2014

SULLE RIFORME NON SI DELUDANO I CITTADINI

di Giacomo Stucchi
I tomi che contengono le migliaia di emendamenti alla riforma del Senato e del Titolo V sono la rappresentazione plastica delle incertezze connesse al processo riformatore voluto da Renzi. Per questo fra tutte le componenti che possono esserci in un dibattito di questa portata, che mette mano a riforme che modificano l’assetto costituzionale e che si spera poi possano durare decenni per dare certezze ai cittadini, l’unica cosa ingiustificata è la fretta. Non bisogna sottovalutare quindi l'importanza dell'ascolto, anche di ciò che fuori da quest'Aula viene suggerito da persone che sono esperte e competenti. Bisogna ascoltare chi sul territorio è chiamato ad operare quotidianamente all'interno di istituzioni per capire e quindi decidere. Occorre trovare quelle soluzioni che abbiano la maggior condivisione possibile all'interno di quest'Aula e che possano poi diventare norma definitiva. Per non generare delusione nell'aspettativa dei cittadini, che in questo momento credono che qualcosa possa essere fatto per cambiare davvero le istituzioni e riempirle di contenuti condivisi. Siamo disponibili a discutere di riforme avendo però fissato dei paletti, in primis il riconoscimento del ruolo dei territori ma anche un Senato maggiormente rappresentativo degli stessi. Su questi temi ci confrontiamo, come su ogni emendamento o articolo della modifica costituzionale, ma non c'è alcun voto scontato. Sulle riforme dobbiamo fare delle scelte con calma, con tutto quel tempo che serve per poter essere certi di fare quelle giuste. Soprattutto poi pensando a quando sarà naturale non toccare più la seconda parte della Costituzione per decenni. Perché se è vero che esistono delle Costituzioni che sono state costantemente aggiornate, come quella francese, occorre anche evitare di mettere mano alla revisione delle Carte a ogni piè sospinto.