Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, ottobre 02, 2014

CON RENZI AL GOVERNO AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE

di Giacomo Stucchi

"Sono qui per presentare le riforme", avrebbe detto il premier Matteo Renzi arrivando a Downing Street, ma se le autorità inglesi avessero l'esatta cognizione di qual è l'andazzo nel nostro Paese si metterebbero le mani nei capelli.  Ciò che lascia molto perplessi della sua azione di  governo è l’approssimazione con la quale vengono fatte le previsioni, soprattutto quelle che dovrebbero riguardare l’economia. Il condizionale è d’obbligo perchè ad oggi più che occuparsi di economia, e di conseguenza di politiche sociali, il governo dà l’impressione di aver giocato coi numeri al Lotto. In cima a questo primato delle previsioni errate ci sta l’ormai famigerato bonus degli 80 euro, destinato nelle intenzioni del governo a far ripartire i consumi e invece (a ragione) messo dai cittadini sotto il materasso in attesa di tempi migliori. Un atteggiamento lungimirante, quello dei contribuenti, che difatti si sono trovati in questi giorni alle prese coi conteggi per il pagamento della Tasi, spesso superiore all’Imu del 2012. In primo luogo perché in molti casi  le aliquote adottate da ogni singolo Comune sono state portate al massimo (magari per compensare i tagli indiscriminati alle loro risorse)  e poi perché la cosa paradossale è che proprio per le prime case, con la rendita catastale più bassa, si pagherà mediamente di più. Quindi viene da dire che i cittadini hanno avuto ragione a conservarsi gli 80 euro. Ma adesso si fa strada un’altra “geniale” iniziativa del governo che sarebbe quella di anticipare il Tfr in busta paga, anche qui nell’ottica di lasciare più soldi in tasca ai lavoratori per metterli nelle condizioni di spendere e far ripartire i consumi. Ma anche qui "gatta ci cova", perchè il governo non spiega bene dove  le aziende, già stremate dalla crisi e dalla pressione fiscale da guinness mondiale, dovrebbero prendere i soldi da mettere nelle buste paghe dei loro dipendenti. Si dice che ci sarà un’intermediazione del governo per far sì che le banche collaborino per anticipare i denari necessari, ma a noi pare più facile credere che volino gli asini!  Infine, ci sono i numeri del Def presentati dal ministro Padoan. Questi, in sostanza, certificano lo stato comatoso della nostra economia, rinviano al 2017 la quadratura dei conti e portano le previsioni del debito pubblico a nuovi stratosferici livelli.  Insomma, con questo governo al peggio non c'è mai fine.