Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, febbraio 26, 2015

UN UOMO SOLO "ALLO SBANDO"

di Giacomo Stucchi
Il dibattito sull’uomo solo al comando non è di quelli che appassionano il sottoscritto e credo nemmeno la maggior parte dei cittadini alle prese con ben altri problemi. Certo il premier sembra proprio che se le vada a cercare e anzi non fa nulla per dissimulare questo dubbio. Però l’annuncio sulla riforma della Rai fatta per decreto, ancorché sia condivisibile snellirla, a noi pare più una provocazione che un percorso legislativo concreto; e comunque giustificare un’adozione assidua e incessante della decretazione d’urgenza e della questione di fiducia, che da tempo costituiscono una patologia del nostro sistema legislativo, con il fatto che bisogna bypassare l’ostruzionismo delle opposizioni è un’aberrazione del ruolo del Parlamento e di quello che esso rappresenta. Ma il presidente del Consiglio, ormai lo sappiamo, è fatto così. Deve sempre alzare l’asticella dello scontro e far passare chi non la pensa come lui per un conservatore. Noi della Lega Nord però, che conservatori non lo siamo mai stati, pensiamo che la strada da lui imboccata sia sbagliata e per questo democraticamente scendiamo in piazza sabato prossimo a Roma per contestarlo su cose concrete: dall’aumento delle tasse sulla casa alla riforma del lavoro appena varata che crea solo l’illusione dell’impiego sicuro; dal trattamento riservato alle partite Iva (i cui bocconi amari fatti ingoiare da Renzi alla fine del 2014 solo in parte sono stati addolciti da qualche correzione adottata all’ultimo minuto nel Milleproroghe) ai continui tagli ai trasferimenti degli enti locali costretti ad alzare le tasse a livello territoriale per poter mantenere i servizi; dalle liberalizzazioni “a macchia di leopardo” alle riforme costituzionali e alla legge elettorale pensate solo per favorire il Pd. Si tratta di misure che mirano a magnificare l’azione del governo più che a determinare una vero rilancio del sistema Paese. In quest’ottica, del resto, è già cominciata la propaganda del governo per prendersi i meriti di una timidissima ripresa dovuta a una favorevole congiuntura che non si registrava da tempo, con ribasso del petrolio ed euro competitivo, nonostante la quale peraltro rimaniamo sempre il fanalino di coda tra le grandi economie.