Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, aprile 02, 2015

CON RENZI TASSE ALLE STELLE

di Giacomo Stucchi
Mentre nel maggior partito di governo, il Pd , la tensione cresce, tra un Bersani che ha chiaramente minacciato di non far passare l’Italicum se non verranno accolte alcune modifiche e le inchieste giudiziarie che vanno avanti in diverse città allargandosi a macchia d’olio e coinvolgendo vari esponenti democratici, il Paese continua a rimanere nei guai. A certificarlo sono ancora una volta i dati dell’Istat secondo i quali il 2014 si è chiuso con un rapporto tra deficit e Pil delle casse pubbliche al 3%, con una crescita delle entrate dello 0,6% cui ha fatto da contraltare una spesa maggiore dello 0,8% e con una pressione fiscale al 43,5%, 0,1 punti percentuali in più dell'anno prima. Insomma sono questi i grandi numeri della macchina pubblica italiana, tracciati nel conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche dell'Istituto di statistica, che dicono chiaramente come con il Pd a Palazzo Chigi i cittadini continuino ad essere tartassati. I dati confermano, in sostanza, che proprio il governo Renzi non ce le fa ad invertire politiche e tendenze economiche che appaiono tipiche della sinistra. Siamo alle solite, con una spesa pubblica fuori controllo e un prelievo fiscale stratosferico che strozza letteralmente l’economia. Sono questi i problemi da aggredire, ma il governo in carica si è ben guardato dall’affrontarli, lasciando anzi la spending review del commissario Cottarelli, voluto da Letta e cacciato da Renzi, in un cassetto e guardandosi bene dal diminuire davvero la pressione fiscale. Altro che 80 euro e riduzione dell’Irap, che sono solo palliativi inadeguati a risolvere i problemi definitivamente e per bilanciare i quali sono aumentate le tasse locali, bisogna letteralmente abbattere il prelievo fiscale sulla casa, che produce un gettito mostruoso, e ridurre le aliquote Irpef. Altrimenti il Paese non ripartirà mai.