Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, aprile 01, 2015

LE DOPPIE VERITA' DEL GOVERNO RENZI

di Giacomo Stucchi
I fatti, non le chiacchiere, continuano a smentire il premier e i suoi ministri. A cominciare dai dati sulla disoccupazione che l’Istat registra ancora in aumento, soprattutto tra i giovani e le donne. Altro che effetti benefici degli sgravi sulle assunzioni o del Jobs act, la verità è che il governo si pavoneggia per i numeri sui contratti di lavoro stipulati dall’inizio dell’anno ma si tratta in gran parte di trasformazioni di rapporti già esistenti. E non potrebbe essere diversamente perché per far ripartire l’economia e creare nuova occupazione, serve abbassare le tasse davvero, snellire le pastoie burocratiche, liberare risorse economiche a vantaggio delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Ma si tratta di temi lontani dai pensieri del premier-segretario che giunto alla guida del suo partito e poi di Palazzo Chigi con l’intento di rottamare la vecchia classe dirigente si ritrova a dover prendere le distanze da usi e costumi, dalle tangenti agli intrecci con le cooperative rosse, che a quel sistema appartenevano ma che dimostrano di essere vivi e vegeti anche nell’era Renzi. Il sottoscritto non è avvezzo a commentare fatti e inchieste giudiziarie, tanto meno quando queste si alimentano con la pubblicazione dei verbali di intercettazioni sui giornali, preferendo invece che la giustizia faccia il suo corso e confidando nel fatto che prima o poi la verità verrà a galla. Qui, però, il discorso è un pò diverso perchè il governo a parole dice di essere contro la corruzione e il malaffare ma poi utilizza due pesi e due misure a seconda delle convenienze: dimissioni immediate per Lupi, posto garantito invece per i sottosegretari indagati; lotta, a parole, contro i potentati locali ma poi si mette in lista per le elezioni europee un sindaco che prende 80mila voti di preferenza, non proprio uno che passa per caso, ma che poi viene arrestato. Insomma, Renzi è allo stesso tempo il segretario del principale partito di governo ma anche il presidente del Consiglio e su certi fatti non può fare finta di niente.