Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 14, 2015

SULL'IMMIGRAZIONE BRUXELLES GIOCA SULL'EQUIVOCO

di Giacomo Stucchi
La strada intrapresa dal governo Renzi per arginare il fenomeno dell’immigrazione clandestina non appare risolutiva. Dopo la propaganda di questi giorni si cominciano a capire meglio i contorni della cosiddetta agenda dell’Ue e ora che la stessa è stata meglio esplicitata confermiamo in pieno le nostre perplessità sulla sua effettiva efficacia. L’impressione, infatti, è che il piano Juncker varato dalla Commissione europea sia più un capolavoro di equilibrismo diplomatico che non la soluzione concreta al problema. Che era e rimane quella dei respingimenti dei clandestini, così come civilissime democrazie europee e occidentali fanno da sempre. Invece l’Ue, bravissima a mettere nero su bianco ogni codicillo quando si tratta di strozzare le autonomie dei singoli Stati nella gestione dei loro bilanci e diventa equivoca, nebulosa e poco chiara quando si tratta di assumersi le proprie responsabilità. Basti pensare, per esempio, che la distribuzione dei profughi nei vari Paesi Ue (le cosiddette quote), venduta dal trio delle meraviglie Renzi-Mogherini-Gentiloni all’opinione pubblica come un grande successo diplomatico, si applicherebbe non al numero complessivo degli immigrati ma solo agli aventi diritto d’asilo. Insomma, nei 28 Paesi Ue andranno solo quegli immigrati che sono effettivamente nella condizione di chiedere asilo, mentre i clandestini non si capisce che fine facciano. O meglio, si può immaginare che, continuando a sbarcare sulle nostre coste, rimangano a carico nostro. Un fatto non di poco conto soprattutto per i numeri, in netto aumento, che il fenomeno dell’immigrazione clandestina ha assunto già nei primi mesi del 2015. Insomma, la sensazione è che il fronte del Mediterraneo continuerà a essere un grosso problema per il nostro Paese, con o senza lo pseudo aiuto di Bruxelles.